Aemilia, la Cgil «Atti trasmessi su Giovanardi»
L’ex senatore è indagato insieme ad altre 9 persone in un nuovo troncone per pressioni in favore della famiglia Bianchini
REGGIO EMILIA. «La trasmissione, da parte della Dda di Bologna, degli atti al Senato relativi alla posizione dell’ex senatore Giovanardi, nell’ambito del processo per il reato di “minacce a corpo politico dello Stato e di interferenze nella gestione delle white list, con l’aggravante mafiosa” è un fatto importante, che salutiamo positivamente». È quanto scrivono in una nota la Cgil Emilia Romagna, Cgil Modena e Fillea Cgil Modena. Il processo in questione, ricordano i sindacati, la cui udienza preliminare si è svolta l’11 luglio, vede imputate dieci persone, tra le quali l’ex viceprefetto e capo di gabinetto della prefettura di Modena Mario Ventura, i titolari della ditta Bianchini e alcuni rappresentanti della Safi Srl.
«La posizione dell’ex senatore Giovanardi era stata processualmente sospesa - ha spiegato la Cgil - in attesa del pronunciamento del Parlamento in ordine all’utilizzabilità di intercettazioni telefoniche, tabulati e video registrazioni che lo riguardavano».
Giovanardi, è accusato di essersi adoperato per salvare dall’interdittiva antimafia proprio la Bianchini Costruzioni, ditta finita al centro del processo Aemilia.
«Auspichiamo che il Senato definisca in tempi brevi la posizione dell’ex senatore Giovanardi - hanno concluso le organizzazioni sindacali - fondamentale per gli sviluppi di un processo che metterà al centro una delle pagine più oscure delle vicende di legalità in questa regione».
Giovanardi è stato registrato - audio della famiglia Bianchini finiti agli atti del processo Aemilia - dando vita al nuovo troncone dell’inchiesta. Avrebbe fatto pressioni ad organi dello Stato al fine di favorire l’azienda accusata di essere infiltrata dalla Ndrangheta. —
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