Reggio Emilia, vandali al cantiere del Conad di via Luxemburg: striscioni pro clima e recinzione divelta
Alle 14.30 l’azione di una ventina di giovani in tuta bianca. Aq16 e Casa Bettola rivendicano: «No al consumo di suolo»
REGGIO EMILIA. Un azione vandalica nel contestato cantiere, aperto da un mese, del Conad di via Luxemburg, sotto l’egida di un presunto spirito ambientalista alla Greta Thunberg. È quanto è andato in scena ieri, sotto gli occhi di diversi automobilisti e passanti.
Alle 14.30 una ventina di giovani, in tuta bianca con cappuccio e mascherine bianche, con telecamere e fumogeni alla mano, hanno fatto irruzione nel cantiere situato all’incrocio tra via Benedetto Croce e via Rosa Luxemburg. Il gruppo ha appeso uno striscione («Stop consumo di suolo - Climate justice now»), ha acceso i fumogeni di colore rosso e ha staccato e divelto, salendoci sopra, una trentina di metri di recinzione, filmando l’azione dimostrativa, durata pochi minuti ma vista da diversi automobilisti ai bordi di una strada alquanto trafficata. Gli attivisti sono poi fuggiti in direzione di via Che Guevara.
Dell’azione sono stati subito informati i carabinieri e la Digos della questura, con i poliziotti che si sono recati sul posto per raccogliere testimonianze e visionare le telecamere, per identificare gli autori. Un sopralluogo superfluo, visto che l’arcano è stato risolto in meno di due ore. Difatti alle 16.18 è arrivata la rivendicazione del gesto, firmata da Aq16 e Casa Bettola.
La premessa è che «questa è stata la settimana delle mobilitazioni globali contro il cambiamento climatico. Il grido di allarme lanciato dal movimento Fridays For Future è stato raccolto anche a Reggio da studenti che hanno invaso le strade». È in questo contesto che «abbiamo scelto di abbattere la rete del cantiere Conad che sorgerà in via Luxemburg».
Un mega store, presentato da Conad Centro Nord come ecologico e verde, che sorgerà su una superficie totale di 5.960 metri quadrati (3mila di supermercato e 604 posti auto in parte interrati), già avversato dai comitati. «Con quest’azione vogliamo contestare quel processo di cementificazione che interessa il 21,5% del suolo cittadino e che non si è mai arrestato – hanno dichiarato Aq16 e Casa Bettola – Pretendiamo che si ponga un freno al consumo del suolo e si attui un piano per Reggio che abbia come scopo primario la sostenibilità ambientale».