Ecco gli ultimi 12 milioni. Ora il Mire è tutto finanziato
Reggio Emilia, la Commissione regionale approva il programma straordinario di edilizia sanitario Il nuovo polo ospedaliero di Maternità e Infanzia è pronto a sorgere accanto al Core
REGGIO EMILIA. Stanno per essere erogati i 12 milioni di euro che mancavano al finanziamento del Mire, il nuovo polo ospedaliero di Maternità e Infanzia destinato a sorgere accanto al Core per completare l’ammodernamento e il potenziamento dell’Arcispedale-Irccs Santa Maria Nuova. Sono inclusi negli oltre 318 milioni del programma straordinario di edilizia sanitaria che la Commissione regionale per la salute ha approvato con i voti del Pd e di Silvia Prodi del gruppo misto. I consiglieri di minoranza si sono astenuti, segnalando che questa somma non è ancora disponibile, mancando ancora gli accordi di programma. «Questi – ha assicurato Paolo Calvano del Pd – saranno sottoscritti a inizio 2020».
Per la costruzione del Mire, che dovrebbe avere inizio l’anno prossimo, è prevista una spesa di 42 milioni. Per i primi due lotti erano già stati stanziati 30,1 milioni, il cui ultimo stralcio, pari a 11 milioni, era stato autorizzato nello scorso mese di giugno dal ministero della Salute.Lo stanziamento dei restanti 12 milioni consente di dare il via alle operazioni preliminari. La tabella di marcia prevedeva la gara d’appalto europea e la stipula dei contratti entro il 2019. Il cantiere sarà aperto nel 2020 e i lavori si protrarranno per due anni, a cui seguiranno i sei mesi occorrenti per il collaudo e gli adempimenti definitivi. Perciò il Mire verrà inaugurato, salvo intralci, nella seconda metà del 2022.
Sarà un edificio di quattro piani più un piano seminterrato, con una superficie complessiva di 17.428 metri quadri. Con i primi due lotti saranno completati i piani terra, primo e secondo. I 12 milioni del terzo lotto serviranno per ultimare il terzo piano, comprendente gli ambulatori pediatrici e il reparto di ginecologia. Una passerella su tre piani collegherà il Mire con il Core. La nuova struttura ospedaliera sarà dotata di un parcheggio. Vi sarà trasferito il dipartimento di Ostetricia, Ginecologia e Pediatria.
In particolare comprenderà il percorso nascita con il Pronto Soccorso ostetrico, il Centro nascite fisiologiche, il blocco Travaglio-Parto, il blocco Operatorio, la Neonatologia e il Nido, gli ambulatori e le degenze per l’ostetricia, la ginecologia e l’area pediatrica, oltre a tutti i servizi di carattere generale, l’accoglienza e gli studi medici. Vi troveranno posto quattro sale operatorie, sei sale travaglio-parto, due ambulatori chirurgici, cinque sale dedicate al centro nascita e 43 fra studi e ambulatori. Una corte interna garantirà il comfort abitativo dando illuminazione e ventilazione naturale agli spazi che vi si affacciano.
Il programma straordinario di cui il Mire s’avvale include 302,4 milioni di risorse statali e 15,9 milioni di risorse regionali. Il primo stralcio ammonta a 144,3 milioni, di cui 11 destinati alla provincia di Piacenza, 10 a quella di Parma, 12 a Reggio, 24,3 a Modena, 53,5 milioni a Bologna, tre all’Ausl di Imola, 17 a Ferrara e 11,9 alla Romagna. Il secondo stralcio, 174 milioni, servirà per realizzare gli ospedali di Piacenza, con 114 milioni, e di Carpi, con 60 milioni di euro.