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Morto a 56 anni Renzo Finardi, batterista dei Ridillo

Mauro Pinotti
Morto a 56 anni Renzo Finardi, batterista dei Ridillo

Da 28 anni era percussionista nella band fondata  da Daniele “Bengi” Benati:   «Era la nostra famiglia» Lunedì il funerale a Viadana

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Novellara. Lutto nel mondo della musica. Ieri mattina, all’ospedale “Carlo Poma” di Mantova, dove era ricoverato per l’aggravarsi della malattia che combatteva da otto mesi, è morto Renzo Finardi, 56 anni, percussionista e batterista da 28 anni dei “Ridillo”, nota band nata tra Reggio e Mantova guidata da Daniele “Bengi” Benati di Novellara.

Finardi era conosciuto da tutti con il soprannome di “Kaimano del Po” per la sua passione per il Grande Fiume e la natura della Bassa. Da poco era andato ad abitare a Salina di Viadana, in campagna, dove si era creato un piccolo “paradiso” tra musica e paesaggio.

Il musicista ha realizzato il sogno di mantenersi con la musica grazie all’incontro con i “Ridillo”. In un video Renzo racconta la sua storia quando da artigiano edile, insieme al padre, effettuava piccole manutenzioni in condomini o andava sui tetti a posare guaine da isolamento. La svolta nel 1991, all’età di 28 anni, quando la band gli permise di appendere al chiodo la cazzuola. In un periodo in cui credeva di non avere più motivo di sperare a realizzare il suo sogno di batterista, la sua vita è cambiata e ha iniziato a suonare in giro per l’Italia.

Durante la tourneé con Gianni Morandi, il cantante di Monghidoro in un momento di pausa chiese a Renzo se gli piacesse il lavoro di musicista. E il batterista dei “Ridillo” rispose: «Per me lavoro è andare sui tetti o “sbadilare” cemento».

La notizia della scomparsa di Finardi, arrivata ieri mattina, ha sconvolto gli amici della band. «Lui era la nostra famiglia e noi per lui la sua – racconta Daniele “Bengi” Benati – Renzo era il classico amico che ti dà la pacca sulla spalla nei momenti difficili, quello che dopo tre ore di silenzio su un furgone, in viaggio, ti racconta una barzelletta. La sua era energia allo stato puro che contava di più che un suggerimento su una canzone. Tra l’altro uno dei nostri più grandi successi, “Mangio amore”, l’ha ispirato lui quando, trovandosi insieme a una ragazza le disse “Più ti guardo e più ti mangerei...”».

Renzo Finardi lascia nel dolore la compagna Antonella, la sorella Lorenza, cugini e parenti oltre ai numerosi amici e fans che l’hanno apprezzato e applaudito nei concerti dei Ridillo fin dall’inizio della carriera. Cordoglio, insieme a tante testimonianze d’affetto, sono giunte dai social network ai componenti della band: Bengi (voce e chiatarra), Claudio Zanoni (tromba), Alberto Benati (tastiere) e Paolo D’Errico (basso), nonché ai musicisti che si sono aggiunti al progetto “Swing cooking show” dove Renzo era sempre presente.

I funerali di Renzo Finardi si svolgeranno lunedì prossimo alle 15 nella chiesa San Pietro di Viadana. In segno di lutto il concerto in trio dei Ridillo è stato annullato. —

Mauro Pinotti

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