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Novellara 

Al via i lavori di restauro della chiesa dei Servi di Maria

Alessandro Cagossi
Al via i lavori di restauro della chiesa dei Servi di Maria

L’edificio è inagibile e quindi chiuso a causa delle lesioni del terremoto del 2012 L’importo dei finanziamenti: 319mila euro. La riapertura nell’ottobre prossimo

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NOVELLARA. Al via il cantiere per il ripristino della chiesa dei Servi di Maria, situata in centro storico all’incrocio tra via Vittorio Veneto e viale Montegrappa, gravemente lesionata dal terremoto del 2012 e da allora chiusa al culto per inagibilità.. I lavori di consolidamento strutturale negli interni dell’edificio sono effettuati dalla Curia reggiana, mentre il Comune si occuperà del ripristino estetico architettonico di parte degli esterni.

Relativamente al cantiere in carico alla Curia, la parte strutturale dell’intervento è stata affidata all’ingegner Paolo Guidetti, coadiuvato dall’architetto Alessandro Canovi. Il Laboratorio di restauro “Alchimia” di Cavezzo (Modena) si è aggiudicato l’appalto per l’effettuazione dei lavori che prevedono il consolidamento delle volte e la ricostruzione della cortina muraria. L’importo complessivo dei finanziamenti, risalenti all’ordinanza regionale post-sisma, è di 319mila euro. La conclusione del cantiere e la relativa riapertura della chiesa sono previsti a ottobre 2020.

Angelo Dallasta, direttore dell’Ufficio beni culturali ed edilizia di culto della Curia reggiana, spiega che «dopo il sisma del 2012, l’intervento alla chiesa dei Servi di Novellara rappresenta uno dei 40 cantieri in corso d’opera, cui bisogna aggiungere una quarantina d’interventi già terminati, senza dimenticare che altri partiranno in futuro, finanziati da fondi regionali, dalla Conferenza episcopale italiana con l’8 per mille, e dalla generosità di tante persone».

Successivamente al restauro, potrebbero esserci novità relative alla ex canonica, situata a est della chiesa su via Vittorio Veneto, in disuso e in stato di abbandono da molti decenni, ma vincolato dalla Soprintendenza per i beni architettonici, e quindi sotto tutela.

«Abbiamo chiesto alla Soprintendenza – afferma Dallasta – di fare una verifica sull’effettivo interesse culturale e storico dell’edificio, per poi valutare cosa fare».

I lavori di competenza comunale, invece, si occuperanno del recupero della facciata esterna che volge a ovest della chiesa, dove rimangono i segni antiestetici dell’abbattimento di un edificio addossato che ospitò la sede della Croce Rossa fino al 2002.

«Si tratta – dice Alessandro Baracchi, vicesindaco e assessore alle opere pubbliche – di un intervento di decoro architettonico che costerà circa 60mila euro. Viene finanziato con l’escussione della fidejussione dell'Orion, che non aveva completato i lavori causa fallimento, nonostante fossero a suo carico nell'ambito dei lavori di sviluppo edilizio dell’area adiacente, il nuovo plesso della “Corte dei Servi”».

Edificata nel 1654 per volere di Alfonso I Gonzaga, la chiesa si caratterizza per una facciata semplice, probabilmente non completata, a mattone vivo e con profilo a capanna.

L’interno è a unica navata con tre altari ed è in stile barocco, pur mantenendo un aspetto sobrio e armonioso. Questo edificio gonzaghesco testimonia i fasti di un patrimonio artistico novellarese che Vittorio Ariosi, ricercatore di storia locale e corrispondente della Gazzetta, scomparso nel 2019, paragonava a quello di Sabbioneta (Mantova), ma che nei secoli è stato in buona parte demolito o depredato.—

Alessandro Cagossi

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