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le parti civili 

Comune di Brescello e Libera «Danni per 400mila euro»

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REGGIO EMILIA

È di 400mila euro il totale delle richieste di risarcimento danni presentate dal Comune di Brescello e dall’associazione antimafia Libera, costituitisi parte civile.

In dettaglio 100mila euro sono stati chiesti dall’ente locale, in relazione all’agguato mortale contro Giuseppe Ruggiero, che si consumò nell’abitazione dove era ai domiciliari. Il legale di parte civile Salvatore Tesoriero ha parlato di «stupro dell’identità del Comune» da parte della ’ndrangheta che ne ha fatto una base operativa (è stato il primo Comune, in regione, sciolto per mafia nel 2016). Tesoriero – con a fianco il sindaco Elena Benassi – ha sottolineato «il danno drammatico e devastante per l’ente territoriale, un anonimo paese della Bassa reggiana con meno di 6mila abitanti che deve la sua totale notorietà alle avventure di Peppone e don Camillo, nate dalla penna di Guareschi».

E che ora «è stato funestato da queste cronache nere e viene ricordato per lo scioglimento per mafia». L’avvocato sottolinea però la discontinuità dell’amministrazione. Poi sulle richieste di pena del pubblico ministero, Tesoriero commenta: «I fatti sono di una gravità estrema e di conseguenza le richieste sono di legge, in questo senso attese».

Sulla stessa linea Enza Rando, avvocato di Libera: «Alla luce dei fatti che il processo ha illuminato, non solo gli omicidi di per sè gravissimi, ma all’interno di un contesto di insediamento ed espansione della ’ndrangheta, credo che siano richieste giuste e importanti, per scrivere altre pagine di verità per il territorio». L’associazione antimafia ha chiesto un risarcimento-danni di 300mila euro. Fondi che, se riconosciuti, saranno reinvestiti in iniziative di legalità e in particolare in un progetto per aiutare le donne e i minori delle famiglie di ’ndrangheta, che vogliono allontanarsi dal contesto familiare. —

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