Lo sfortunato caso del gufo arrivato dall’Est morto sotto il traliccio
Era stato inanellato in Repubblica Ceca, qui per svernare Probabilmente l’impatto contro i cavi è stato fatale
CASINA
Il ritrovamento di una carcassa di un esemplare di gufo comune nei pressi del castello di Sarzano, morto probabilmente per l’impatto contro i cavi dell’alta tensione non è una buona notizia. Ma il triste ritrovamento diventa anche un’occasione per ricavare qualche preziosa informazione sulla vita di questo affascinante rapace notturno.
Sì, perché quando il signore che vive in questo scorcio incantato del Reggiano, Mirko Ruberto, ha chiamato l’esperto della Lipu, Luca Artoni, segnalando l’accaduto, è venuto fuori che l’animale era stata inanellato: in una delle zampe, infatti, c’era un piccolo anello che indicava alcune informazioni sulla sua provenienza. «La prima notizia è che si trattava di un gufo proveniente dalla Repubblica Ceca» conferma Artoni. La prima persona a cui Artoni ha segnalato il ritrovamento è Massimo Salvarani, esperto e censitore, che spiega: «L’attività migratoria dei rapaci notturni non è così nota, ma è normale che dal Nord ed Est Europa vengano qui in pianura padana a svernare. La cosa curiosa di questo ritrovamento è che il gufo ora, che siamo nel mese di giugno, avrebbe già dovuto trovarsi in Repubblica Ceca per la riproduzione». Allora, come mai è rimasto qui? «Potrebbe aver deciso di riprodursi qui o potrebbe non essere stato in condizioni di ripartire» fa notare. Domande che difficilmente troveranno una risposta. Attraverso l’Ispra – Istituto superiore per la protezione e l ricerca ambientale – invece sarà possibile un dialogo con l’ente dello stesso livello della Repubblica Ceca e arrivare a capire, dai dati contenuti nell’anello, quando il gufo che ha trovato la morte al castello di Sarzano era stato inanellato e che età aveva.
Quello degli uccelli morti contro i cavi elettrici o per effetto dell’elettrocuzione è un problema non infrequente. In questo caso, forse, il gufo era impegnato nella caccia nel campo sottostante e non si è accorto della presenza del cavo. Episodi come questo si ripetono, purtroppo, e richiederebbero soluzioni per evitarli. —
Elisa Pederzoli
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