Gazzetta di Reggio

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FiNita l’emergenza 

Casa Gioia riapre le porte ai bambini con disabilità

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REGGIO EMILIA

Tra le strutture che hanno riaperto per prime le porte dopo la fine dell’emergenza c’è anche Casa Gioia, la start up di Reggio Emilia diretta da Stefania Azzali che accoglie bambini con disabilità cognitive e autismo e li accompagna fino all’età adulta, grazie all’aiuto di uno staff di esperti psicologi ed educatori, oltre a tirocinanti universitari. Alla felicità delle famiglie e dei ragazzi, si è aggiunta la soddisfazione dei soci del Lions Club Reggio Emilia Regium Lepidi e Cispadana che si sono recati in visita al Centro, di cui sostengono le diverse attività basate sulla scienza Aba (Applied behaviour analysis), in grado di produrre importanti risultati migliorativi attraverso l’applicazione sistematica di procedure scientifiche derivate dai principi del comportamento. Si tratta di progetti personalizzati e servizi mirati che Casa Gioia mette a disposizione delle famiglie reggiane, ma anche di Parma e Modena da cui arrivano molte richieste, per favorire il processo di autonomia dei ragazzi e promuovere l’aggregazione e l’inclusione, anche attraverso lo sviluppo delle singole abilità.

Un’attività di formazione continua molto apprezzata dalle istituzioni scolastiche, da Ausl e Università di Modena e Reggio Emilia, dove attualmente sono in corso quattro dottorati di ricerca sul tema della disabilità. Diverse anche le collaborazioni per lo sviluppo di progetti legati alle attività artistiche e motorie. —

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