Vergogna a Gualtieri: raid di vandali al cimitero, rotte le vetrate e bruciati i fiori
Il sindaco lancia l’appello e invita le famiglie a «confrontarsi con i figli» e i cittadini a segnalare gli episodi alle autorità «anche in forma privata»
GUALTIERI. Il sindaco Renzo Bergamini, su Facebook, ha lanciato un appello ai cittadini per segnalare episodi di vandalismo che da tempo avvengono al cimitero di Gualtieri.
Atti imputabili, da verifiche in corso, a balordi nulla facenti. Gang, gruppi violenti, vandali, adolescenti che agiscono in branco per il vuoto di valori più assoluto ma soprattutto perla mancanza di punti di riferimento stabili, in primis la famiglia e la scuola.
«Queste azioni costituiscono un doppio reato in quanto prendono di mira un luogo sensibile per la comunità di un paese – scrive il sindaco – La cittadinanza può dare il proprio contributo comunicando eventuali segnalazioni anche in forma privata alle autorità. Invito le famiglie a collaborare confrontandosi con i propri figli sull'argomento e prestando attenzione alle loro frequentazioni nel tempo libero».
Purtroppo non è la prima volta che il cimitero del capoluogo viene preso di mira da vandali, che rubano e distruggono l’impossibile come nel caso di intere vetrate, scale metalliche rovesciate, danni al cancello elettrificato, rotture di lumini di cristallo e vetro, fiori di plastica incendiati che hanno danneggiato e annerito seriamente le lapidi. Spariti dispenser disinfettanti, sepolture, pozzetti e innaffiatoi.
I danni procurati in questi ultimi mesi sono ingenti e producono disservizi, disordini, arrabbiature ai cittadini tanto che Sabar, ente responsabile della manutenzione del cimitero ha esposto un avviso: «Negli ultimi giorni e mesi si sono verificati numerosi atti vandalici che hanno colpito e danneggiato struttura e sepolture private. I danni gravano sui singoli cittadini e sull’intera comunità. Pertanto, invitiamo la cittadinanza, soprattutto i residenti in prossimità del cimitero, a segnalare tempestivamente alle forze dell’ordine eventuali presenze sospette».