VILLA MINOZZO. Seconda giornata interlocutoria sul “caso Febbio” in Comune ieri a Villa Minozzo. Alle consultazioni con i diretti interessati ora seguiranno verifiche tecniche e consulenze legali per tracciare una linea di demarcazione chiara tra ciò che è lecito chiedere da una parte e ciò che è lecito concedere dall’altra e ciò che invece non lo è, sempre tenendo gli occhi puntati all’«orizzonte», sull’unico faro, ovvero l’interesse (di immagine, ma anche e soprattutto economico) dell’intera comunità. Con il successo crescente delle ultime stagioni il piatto è ricco: da valutare nuovi equilibri. Il sindaco Elio Ivo Sassi, che ieri ha sollecitato dalle pagine della Gazzetta una ricomposizione dei rapporti tra i due, dopo avere già incontrato Lorenzo Santi, titolare di La Contessa srl nella mattinata di martedì, ieri ha ricevuto i rappresentanti del comitato Usi Civici, proprietari dell’impiantistica e delle strutture, gestite con crescente successo dal 2014 ad ora dalla società, che sabato 29 agosto, con un post, inaspettato quanto polemico, sulla pagina Facebook “InfoFebbio”, aveva annunciato di volere lasciare anzitempo (il contratto di gestione è di 12 anni e scadrebbe nel 2026). «Ho dato modo ad entrambi di chiarire le loro motivazioni – ha spiegato Sassi – Dal momento che non sono Pico della Mirandola, ora dovrò procedere alle dovute verifiche, anche di natura tecnica e legale, e nell’ambito di un confronto con i vari enti istituzionali coinvolti, a partire dall’amministrazione locale, all’Unione, alla Provincia ecc. Il prossimo incontro, questa volta congiunto, alla presenza di tutti gli interessati, lo convocherò al termine di queste verifiche, martedì o, più facile, mercoledì. Poi, se sono rose fioriranno». Anche quello di ieri, come con Santi il giorno prima, viene definito un “incontro costruttivo”, anche se non sono mancate iniziali tensioni. «Ma quello che ci tengo a chiarire è che non sono qui per dare ragione a uno o all’altro – dice Sassi –, bensì per verificare la fattibilità della ricomposizione di un “matrimonio” che finora ha dato frutti sorprendenti e davvero positivi per tutta la comunità. Sarebbe uno spreco gettarli alle ortiche. Oggi con il comitato abbiamo anche fatto riflessioni su cosa è stato fatto fino a qui e su cosa ancora intendiamo fare. Margini e potenzialità ce ne sono, eccome. Non parliamo certo di bruscolini, ma di centinaia di migliaia di euro di guadagni, che sono già una realtà. Lecito quindi chiedersi quanto ciascuno sia disposto a mettere sul piatto». Un’altra cosa è chiara per il primo cittadino: «La mancanza di dialogo di fondo. Una comunicazione insufficiente, fatta solo via carte, che ha generato e alimentato incomprensioni. Ora speriamo di poterle superare. Per il bene di Febbio». — © RIPRODUZIONE RISERVATA.

VILLA MINOZZO. Seconda giornata interlocutoria sul “caso Febbio” in Comune ieri ...

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Secondo giorno interlocutorio, ieri il sindaco Elio Ivo Sassi ha ricevuto gli Usi Civici. Con il successo delle ultime stagioni il piatto è ricco: da valutare nuovi equilibri 

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