Gazzetta di Reggio

Reggio

Il calcio ha perso il suo dio, è morto Diego Armando Maradona

Il calcio ha perso il suo dio, è morto Diego Armando Maradona

Il Pibe de Oro è deceduto a 60 anni per arresto cardiaco, dopo che nei giorni scorsi era stato sottoposto a un delicato intervento chirurgico alla testa. Capitano dell'Argentina che vinse i Mondiali in Messico nel 1986, ha vinto anche due scudetti con il Napoli

3 MINUTI DI LETTURA





BUENOS AIRES. Il tragico annuncio lo ha dato la stampa argentina, in particolare Clarin _ quotidiano di Buenos Aires _ poco dopo le ore 17: "E' morto Diego Armando Maradona". Il Pibe de Oro, il dio del calcio che trascinò la sua Argentina alla vittoria dei Campionati del mondo in Messico, nel 1986, e che vinse due scudetti con il Napoli, si è spento nella casa di Tigre (nella provincia di Buenos Aires), dove stava trascorrendo la convalescenza dopo un delicato intervento chirurgico alla testa.

[[atex:gelocal:gazzetta-di-reggio:reggio:cronaca:1.39582532:Video:https://video.gazzettadireggio.gelocal.it/sport/e-arrivato-maradona/135574/136133]]

E' considerato uno dei più grandi calciatori di tutti i tempi, se non il più grande, e condivide con il brasiliano Pelè il premio ufficiale Fifa come miglior giocatore del ventesimo secolo.

In una carriera da professionista più che ventennale ha militato nell'Argentinos Juniors, nel Boca Juniors, nel Barcellona, nel Napoli, nel Siviglia e nel Newell's Old Boys. Con la nazionale argentina ha partecipato a quattro Mondiali (1982, 1986, 1990 e 1994), vincendo da protagonista il torneo del 1986, in Messico: i 91 incontri disputati e le 34 reti realizzate in nazionale costituirono due record, successivamente battuti.

Contro l'Inghilterra ai quarti di finale di Messico 1986 segnò una rete considerata il "gol del secolo", tre minuti dopo aver segnato un gol con la mano (noto come "mano de Dios"), altro episodio per cui è spesso ricordato.

[[atex:gelocal:gazzetta-di-reggio:reggio:cronaca:1.39582499:Video:https://video.gazzettadireggio.gelocal.it/sport/c-era-una-volta-maradona-il-capolavoro-inedito-del-1980/17140/17170]]

Non è mai potuto entrare nelle graduatorie del Pallone d'oro perché fino al 1994 il premio era riservato ai giocatori europei: per questo motivo nel 1995 vinse il Pallone d'oro alla carriera. Ha comunque ricevuto altri numerosi riconoscimenti individuali: condivide con Pelé il premio ufficiale FIFA come Miglior giocatore del XX secolo e nel 1993 è stato insignito del titolo di miglior calciatore argentino di sempre, tributatogli dalla federazione calcistica dell'Argentina.

Tra le figure più controverse della storia del calcio per la sua personalità eccentrica dentro e fuori il campo, fu sospeso due volte dal calcio giocato per differenti motivi: una volta per uso di cocaina nel 1991 e un'altra volta per positività ai test antidoping, al Mondiale degli Stati Uniti 1994 (per uso di efedrina, sostanza non legale spesso usata per perdere peso).

L’ex fuoriclasse del Napoli aveva compiuto 60 anni il 30 ottobre scorso.

[[atex:gelocal:gazzetta-di-reggio:reggio:cronaca:1.39582452:Video:https://video.gazzettadireggio.gelocal.it/sport/i-60-anni-del-pibe-de-oro/134724/135283]]

Gli è stato fatale un arresto cardio-respiratorio, riporta l’edizione online del quotidiano argentino "Clarin". Il Pibe de Oro ha avuto un malore fatale nella sua casa vicino a Buenos Aires, a Tigre, dove si era sistemato dopo l’intervento alla testa subito nelle scorse settimane.

[[atex:gelocal:gazzetta-di-reggio:reggio:cronaca:1.39582449:Video:https://video.gazzettadireggio.gelocal.it/mondo/argentina-maradona-dimesso-dalla-clinica-la-sua-ambulanza-seguita-dai-fan/135128/135687]]

Dieci giorni fa era stato dimesso dall’ospedale per un’operazione di rimozione di un coagulo di sangue alla testa. Con Dieguito, riportano i giornali locali, c’era la figlia Giannina. L’intervento della ambulanze è stato immediato, ma non c’è stato nulla da fare.

[[atex:gelocal:gazzetta-di-reggio:reggio:cronaca:1.39582475:Video:https://video.gazzettadireggio.gelocal.it/sport/maradona-compie-59-anni-il-napoli-lo-omaggia-con-un-video-delle-sue-magie/120841/121354]]

Sui social sono decine di migliaia i messaggi di cordoglio e disperazione per quello che è considerato uno dei più grandi di sempre. Dopo le giovanili e i primi anni da professionista all‘Argentinos Juniors, Diego si trasferì al Boca Juniors prima dello sbarco in Europa nel 1982, al Barcellona. Dal 1984 al 1991 è il protagonista della leggendaria epopea del Napoli con la conquista di due scudetti, una Coppa Italia, una Coppa Uefa: diventa l’idolo assoluto di intere generazioni di tifosi partenopei.