Parte la costruzione della Casa della Salute Opera da oltre 1 milione
Investimento fatto dalla Regione e affidato all’Ausl. Nel complesso Cup, medici di base, prelievi e palestra
CASALGRANDE. Prende ufficialmente il via il cammino per costruire la nuova Casa della Salute di Casalgrande, in via Botte, a poca distanza dal centro del paese. Lunedì mattina l’area edificabile, di proprietà del Comune, è stata consegnata formalmente all’Ausl, titolare del progetto di una struttura condivisa in cui ospitare molti dei servizi sanitari casalgrandesi, e l’azienda vincitrice della gara di appalto.
Il sindaco Giuseppe Daviddi ha incontrato i vari tecnici e parlato dei lavori prossimi venturi, da concludersi entro la fine del 2021. Si tratta di un complesso con una storia accidentata, varata a metà della scorsa amministrazione e poi slittata progressivamente sino ad oggi. L’ultimo ritardo è stato causato dall’emergenza pandemica, che non ha certo permesso ad Ausl ed enti pubblici di dedicarsi ad accelerare questo genere pratiche.
La Casa della Salute verrà costruita nell’ampio spazio presente all’incrocio fra via Botte e via Marx, di fronte alla caserma dei carabinieri. Una posizione non casuale, seguendo una prassi ormai consolidata le Case della Salute – pensate per accogliere anche servizi di continuità attivi in orari notturni – vengono, ove possibile, sistemate vicino a presidi sempre aperti. La guarda medica casalgrandese, per dire, si trova ora nel Bocciodromo a fianco della pubblica assistenza Ema, operativa 24 ore su 24. Si parla di un edificio a due piani con tre ingressi distinti, quello principale, quello di servizio per il personale Ausl e uno riservato alla neuropsichiatria infantile. Nella Casa della Salute verranno riuniti i vari uffici sanitari casalgrandesi già presenti e verranno aggiunti altri servizi. Si troveranno radunati consultorio donna, neuropsichiatria infantile assieme allo sportello Cup per le prenotazioni, una palestra per terapie di recupero, il centro prelievi, la sede dell'assistenza domiciliare per disabili e gli ambulatori della medicina di base in forma associata.
Discorso, per ora, a parte per la guardia medica, passata dall’ex biblioteca di via Moro al Bocciodromo pochi mesi fa. Gran parte delle attività saranno accessibili al piano terra, il piano superiore potrà essere ampliato in caso di bisogno grazie ad un sistema di costruzioni modulari che permette di aggiungere intere porzioni con tempistiche ridotte, in caso di necessità. Il costo del progetto è di un milione e centomila euro circa e sarà finanziato con fondi della Regione affidati direttamente all’Ausl provinciale: è stata l’azienda sanitaria a gestire tutte le varie procedure sino al cantiere, mentre l’amministrazione – oltre ad aver ovviamente partecipato alle trattative regionali per ottenere il finanziamento – ha messo a disposizione gratuitamente la zona di edificazione fra via Marx e via Botta. —
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