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Partono i lavori di consolidamento dell’antica chiesa di Sant’Andrea

Cristina Orsini
Partono i lavori di consolidamento dell’antica chiesa di Sant’Andrea

Il Comune ha investito 462.000 euro di fondi regionali. Il sindaco: «Tornerà a essere uno spazio per la cultura»

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GUALTIERI. Nel “salotto buono” di Gualtieri ben presto, in piazza Cavallotti, anche l’ultimo gioiello della storia del paese, duramente colpito dal terremoto del 2012, tornerà all’antico splendore.

Si tratta dell’antichissima chiesa di Sant’Andrea, edificata come cappella nel IX secolo, inagibile da ormai 8 anni, da tempo diventata proprietà del Comune, per rimettere in sesto la quale i lavori di consolidamento e messa in sicurezza partiranno tra un mese, i primi di gennaio 2021.

«Per la verità il cantiere avrebbero dovuto iniziare in questi giorni – spiega il sindaco, Renzo Bergamini – ma con il Covid, le restrizioni, le lentezze che provoca, i lavori sono slittato di qualche settimana. Ma siccome il progetto esecutivo è stato approvato, la gara svolta e i lavori affidati, i primi di gennaio di sicuro potranno iniziare i lavori».

Complessivamente, per recuperare l’edificio più volte ricostruito e rimaneggiato, fino al 1738 data dell’ultima edificazione per volontà dei frati francescani con l’aiuto del duca Rinaldo d’Este, il Comune ha stanziato 462.000 euro di fondi regionali per la ricostruzione.

«La struttura – prosegue Bergamini – ha molto risentito in particolare delle scosse ondulatorie del sisma che, in pratica, hanno provocato lo scollamento del tetto dall’impianto murario. Si tratta quindi di un intervento complesso di messa in sicurezza della copertura e della strutture portanti». Per terminare il quale – secondo il cronoprogramma stilato dal Comune – occorreranno tra i sei e i sette mesi.

«In estate – aggiunge il sindaco – se tutto procederà come deve, l’ex chiesa tornerà nella disponibilità della città e andrà a completare i lavori di ripristino di una delle più belle piazze del paese». Per il momento non sono previsti lavori interni di restauro. «Ma non è detto – precisa Bergamini – che una volta terminata questa prima tranche, fondamentale, di interventi il Comune, non riesca a provvedere ad alcune migliorie interne». Cosa diventerà, quando sarà di nuovo agibile, la chiesa sconsacrata di Sant’Andrea, ad uso civile fin dal 1795? «Tornerà ad essere ciò che era prima del sisma – conclude il sindaco – uno spazio bellissimo, destinato alla cultura, alle manifestazioni e ai concerti, che prima o poi ricominceremo a organizzare». —

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