il riconoscimento under 40 

Due reggiani tra i migliori architetti d’Italia

Andrea Munari
Due reggiani tra i migliori architetti d’Italia

Si tratta di Corrado Conti e sua moglie Giulia Delpiano: «Siamo tornati a casa dopo una “gavetta” a New York»

14 dicembre 2020
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REGGIO EMILIA

Reggio Emilia, New York e Milano: sono queste le tappe fondamentali del percorso che ha portato Corrado Conti e sua moglie Giulia Delpiano, oggi titolari dello studio reggiano Ovre Design, ad essere inseriti tra i migliori 50 architetti e designer under 40 d’Italia, protagonisti tra l’altro della settimana MilanoDesignCity.

Questo riconoscimento, che pone lo studio Ovre Design e di conseguenza anche la città di Reggio al centro della cartina geografica dell’architettura e del design made in Italy, arriva al termine di una scelta coraggiosa fatta proprio da Conti e sua moglie alcuni anni fa: lasciare New York e gli Stati Uniti per provare ad imporsi a casa propria, dove molto spesso la giovane età sembra andare di pari passo con le competenze. «Ci succede ogni giorno – racconta Conti – apriamo la porta a un fornitore, lo vediamo entrare nel nostro studio e guardarsi in giro spaesato, alla ricerca del capo, come se fosse impossibile che la persona che lo aveva contattato qualche giorno prima per una fornitura di un hotel da 80 camere o per la realizzazione di una villa, potesse essere uno di noi, un trentaquattrenne. Nel nostro Paese, e ancor più nel nostro settore, la competenza sembra essere generata da un mero dato anagrafico più che dall’esperienza effettivamente vissuta».

Dopo aver deciso di lasciare Reggio Emilia e l’Italia per scoprire quello che gli Stati Uniti e il fascino di una città come New York potesse riservare loro, la scelta è stata quella di tornare a casa. Essendosi affermati nel panorama americano, infatti, era troppa la voglia di mettersi alla prova anche nella propria città, dove emergere sembra sempre più difficile: «Dopo anni a New York – spiega Conti – abbiamo deciso di rientrare in Italia perché volevamo provare ad affermarci anche nel nostro Paese, ma definirsi una fetta di mercato è stato tutt’altro che semplice. Il riconoscimento ottenuto in America sembrava impossibile da ottenere, qui. “Siete troppo giovani”, “Ci vuole tempo” sono state le frasi che ci siamo sentiti ripetere in continuazione fin dal nostro ritorno. Ma almeno negli Stati Uniti “quel tempo” si riempie di esperienze e di conseguenza competenze acquisite. Qui, invece, la competenza non c’entra, è solo una questione di lancette che girano».

La voglia di non arrendersi, aggiunta all’entusiasmo dei trent’anni, ha spinto i due giovani architetti reggiani a continuare a inseguire il proprio desiderio, arrivando così a questo importante traguardo, con lo studio Ovre Design che è stato incluso in un elenco che comprende grandi nomi del design italiano contemporaneo: «La nomina tra i migliori under 40 è una grande soddisfazione per noi – conclude Corrado Conti – Essere affiancati a nomi come Sara Ricciardi ed Elena Salmistraro, colonne portanti del design italiano contemporaneo ci riempie di orgoglio. E ci fa capire che è vero quello che si dice: “If you can make it in New York, you can make it everywhere”, se puoi farlo a New York, puoi farlo ovunque». —