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Tre pietre di inciampo a ricordo dei soldati morti in guerra

Mauro Pinotti
Tre pietre di inciampo a ricordo dei soldati morti in guerra

Lo ha deciso l’amministrazione comunale, saranno posate il 27 gennaio  Sono dedicate a Celestino Gabbi, Giannetto Lambruschi e Arsiero Guatteri

15 aprile 2021
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GUALTIERI L’amministrazione comunale ha aderito al progetto Istoreco “Pietre d’inciampo” per depositare, nel tessuto urbanistico e sociale del paese, una memoria diffusa dei cittadini deportati nei campi di sterminio nazisti. Sulla base di alcune ricerche, il Comune di Gualtieri ha deliberato di intitolare le prime tre pietre, che saranno posate in occasione della Giornata della Memoria del 27 gennaio 2022.

Una sarà dedicata a Celestino Gabbi detto Rinaldo, nato a Gualtieri il 28 novembre 1918, artigliere catturato a Trieste il 15 settembre 1943 e internato negli stalag III C e III D, poi deceduto per malattia il 16 agosto 1944 a Berlino-Neukolln, sul fronte tedesco. Era figlio di Enrico e Vittoria Gilioli. Apprendista fabbro, abitava in via Statale 28. Si trovava in una pianura vicino al villaggio di Alt Drewitz sul Küstrin, nello stato di Brandemburgo, a circa 80 chilometri a est di Berlino. È stato seppellito a Berlino, nel cimitero militare italiano d’onore.

La seconda pietra d’inciampo è per Giannetto Lambruschi, soldato di fanteria nato a Santa Vittoria il 25 giugno 1923, internato nello stalag IV nel campo di prigionia tedesco in Sassonia a circa 48 chilometri da Dresda. È deceduto per deperimento il 27 giugno 1944. È stato sepolto a Bari nel Sacrario Militare Caduti “Oltremare”. Era figlio di Vittorio e Amneris Alberici. Di professione fornaio, abitava in via Magnano 4.

La terza pietra d’inciampo è dedicata a Arsiero Guatteri, nato a Gualtieri il 22 agosto 1920, artigliere, deceduto l’8 ottobre 1944 e sepolto nel cimitero militare italiano d’onore di Amburgo. Era figlio di Enrico e Teresa Ferroni. Lavorava come bracciante.

«Le pietre d’inciampo saranno poste per il primo anno a Gualtieri durante la Giornata della Memoria del 27 gennaio 2022 – spiega l’assessore alla cultura, Mattea Gialdini –. Stiamo lavorando su questi tre nominativi, ma abbiamo altri morti tra gli Internati militari italiani nei campi di lavoro tedeschi, di cui approfondiremo la storia nel prossimo futuro».

I nipoti di Celestino Gabbi – Tosca, Rebecca ed Enrico – hanno fornito alcuni preziosi documenti. «Ha combattuto sul fronte jugoslavo. È stato catturato e inviato nei campi di lavoro tedeschi durante la detenzione nello Stalag III D, ma fu colpito da meningite e altre complicanze. È deceduto in un ospedale tedesco».

L’assessore Mattea Gialdini sta proseguendo le ricerche dei parenti di Arsiero Guatteri e Giannetto Lambruschi. E spiega l’iniziativa in corso di realizzazione: «Il monumento dedicato ai caduti della Prima guerra mondiale con targa dell’Associazione nazionale famiglie caduti e dispersi in guerra, nel cinquantenario 1918-1968, è posto in Santa Vittoria di Gualtieri nel giardino delle scuole elementari e riporta anche le targhe con foto degli internati italiani deceduti durante la prigionia nella Seconda guerra mondiale».

«Come amministrazione comunale – conclude l’assessore Gialdini – riteniamo doveroso onorare la memoria, in nome e per conto di tutta la cittadinanza, di questi giovani soldati che dopo l’8 settembre 1943, non avendo aderito alla repubblica di Salò, hanno pagato con la vita questa loro scelta contro la dittatura. Come diceva Cicerone, “la vita dei morti sta nella memoria dei vivi”; sta quindi a noi che siamo vivi cercare di mantenerla viva». —

Mauro Pinotti

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