Gazzetta di Reggio

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Oggi transita il Giro d’Italia, Reggio Emilia è pronta a fare festa

Aldo Spadoni
Oggi transita il Giro d’Italia, Reggio Emilia è pronta a fare festa

I comuni di San Polo, Canossa, Casina, Carpineti e Toano saranno attraversati dalla quarta tappa: l’arrivo a Sestola

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REGGIO EMILIA. Sono passati vent’anni da quando, il 27 maggio 2001, la carovana rosa del Giro d’Italia fu chiamata ad affrontare la salita del castello di Carpineti.

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Fu lì che il veronese Pietro Caucchioli fece il vuoto, per presentarsi poi solo sul traguardo di piazza della Vittoria, in centro a Reggio, con Davide Rebellin che chiuse al secondo posto anticipando il gruppo.

Oggi, dopo che il Giro d’Italia in più occasioni ha comunque fatto tappa nella nostra città, la quarta tappa dell’edizione numero 104 della Corsa rosa attraverserà di nuovo la nostra provincia, transitando sulle strade dei comuni reggiani di San Polo d’Enza, Canossa, Casina, Carpineti e Toano, prima di entrare nel Modenese e arrivare a Sestola.

E oggi, come vent’anni fa, l’ascesa al castello di Carpineti potrebbe essere il trampolino di lancio per chi voglia tentare una fuga e compiere un’impresa, visto che comunque al traguardo mancheranno ancora un’ottantina di chilometri e altre salite da affrontare. Il passaggio dei ciclisti, pur non essendoci una partenza o un arrivo di tappa, richiamerà migliaia di appassionati sulle strade del nostro Appennino.

Sarà la prima tappa che presenta difficoltà altimetriche che, con ogni probabilità, cambieranno il volto della classifica e daranno anche i primi verdetti sulle condizioni fisiche degli atleti che puntano alla vittoria finale.

La tappa in cui tutti si attendono all’attacco gli atleti della squadra reggiana Bardiani-Csf-Faizanè, che passano sulle strade di casa, quelle anche di alcuni loro sponsor e, come tradizione vuole, cercheranno di sfruttare questa vetrina per mettersi in mostra sin dai primi chilometri.

Una Bardiani-Csf-Faizanè che ha già dimostrato una gran condizione con la lunga fuga di Marengo nella seconda frazione, quella con arrivo a Novara, dove poi Fiorelli allo sprint ha colto un ottimo settimo posto. In questa impegnativa frazione l’attenzione si sposta su uomini come Giovanni Visconti ed Enrico Battaglin, atleti che già in passato hanno vinto tappe alla Corsa rosa.

Dopo la partenza alle 12 da Piacenza, la tappa entrerà in territorio reggiano da Traversetolo e, dopo essere transitata da San Polo e Ciano, affronterà la salita di Canossa-Rossena, dedicata a Michele Scarponi (il ciclista azzurro morto il 22 aprile 2017 investito da un furgone durante un allenamento) e dove è posto uno dei due sprint per la classifica a punti. La strada continuerà poi a salire attraversando l’abitato di Vercallo sino alla Stella (705 metri sul livello del mare), breve discesa sino a Casina e dopo una lunga serie di saliscendi, dal Cigarello si arriverà a Carpineti, da dove inizierà l’impennata al Castello: lì, a quota 780 metri è posizionato il Gran premio della montagna di terza categoria.

Una volta scollinato, lunga e tecnica discesa fino a Ponte Secchia da dove la carovana tornerà a salire verso Ponte Dolo per poi passare in territorio modenese e affrontare il Gpm di Montemolino, una rampa finale di due chilometri al 12% con punta massima del 18%. Dopo gli attraversamenti di Lama Mocogno e Montecreto, discesa sino a Fanano dove è posizionato il secondo sprint intermedio.

Da questo punto probabilmente si deciderà la tappa con la scalata al Colle Passerino, un’ascesa di poco superiore ai quattro chilometri con pendenza media al 10% e massima al 16%, che arriverà tra l'altro dopo aver affrontato in giornata un dislivello di quasi 3000 metri. Lo scollinamento è posto a 2,5 km dal traguardo, ideale trampolino di lancio per chi punterà a successo e maglia.