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«Saman ci ha scritto a marzo per avere il suo diploma: aveva dei progetti»

Jacopo Della Porta
«Saman ci ha scritto a marzo per avere il suo diploma: aveva dei progetti»

La dirigente Lucia Valentini racconta che la giovane si era rivolta all'istituto comprensivo dove aveva conseguito la licenza media: «Aveva fatto un buon esame di terza media» 

04 giugno 2021
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NOVELLARA. «Saman a marzo aveva chiesto alla scuola di avere il suo diploma di terza media e questa cosa mi ha fatto molto pensare perché lascia intendere che avesse qualche progetto...». Lucia Valentini, dirigente dell’istituto comprensivo Lelio Orsi di Novellara, torna indietro con la memoria a poco più di due mesi fa. Da quando si è diffusa la notizia della scomparsa della 18enne Saman Abbas, che si teme possa essere stata uccisa perché si è opposta a un matrimonio combinato, la docente non ha potuto fare a meno di ripensare a quella richiesta, avanzata ed esaudita tramite e-mail perché l’istituto era in lockdown.

Saman, arrivata in Italia nel 2016, dopo la terza media non aveva potuto continuare a studiare, nonostante avesse espresso con forza questo desiderio. «Ha imparato l’Italiano abbastanza facilmente e ha fatto un buon esame di terza media», dice la dirigente, riportando quello che le è stato riferito, perché lei all’epoca non era ancora alla Lelio Orsi.

L’ex vice dirigente in pensione, Edie Pavarini, ha riferito ai giornali che la ragazza voleva proseguire gli studi e che la scuola aveva insistito con la famiglia affinché questo desiderio fosse esaudito.

Manuela, la moglie del titolare dell’azienda agricola di Novellara dove lavoravano i genitori di Saman, ha detto che la ragazza voleva fare il liceo e chiedeva di fare pressioni sulla famiglia per convincerli.

Insomma, la giovane i suoi “sos” li aveva lanciati in modo chiaro e in più direzioni.

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Vale la pena ricordare che dal Pakistan proviene anche il premio Nobel per la Pace Malala Yousafzai, che ha rischiato la vita per aver difeso il diritto delle donne all’istruzione contro la cultura tribale dei talebani pakistani. Malala però ha avuto la famiglia al suo fianco, mentre Saman non ha avuto questa fortuna.

La richiesta di avere il diploma di terza media, poco prima di lasciare la comunità per minori e tornare a Novellara, indica che Saman aveva dei progetti e voleva riprendere in mano la sua vita.

Non si rassegnava all’esistenza da fantasma che la sua famiglia aveva deciso per lei, in ossequio a regole arcaiche che non contemplano il diritto all’istruzione per le donne e tanto meno all’autodeterminazione.

Alla scuola Lelio Orsi di Novellara non pare fossero emerse criticità prima dell’esame di terza media. Nessuno ricorda che il caso della minorenne si fosse imposto per qualche motivo e non erano stati attivate procedure di mediazione culturale. —

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