Spedizione punitiva di una gang: botte e vandalismo su un’auto in sosta
Giovedì sera tre persone hanno preso di mira alcuni residenti di una palazzina. La discussione è degenerata in rissa, sedata solo dall’arrivo delle forze dell’ordine
REGGIO EMILIA. Chi ha assistito alla scena parla di un regolamento di conti da far west. Tre persone, armate di bastoni e bottiglie, giovedì sera verso le 21, hanno chiamato in strada alcuni residenti di una palazzina di viale Monte San Michele, vicino ai poliambulatori, in quello che è parso un vero e proprio raid punitivo.
Dopo le urla e le offese, si è arrivati rapidamente a un confronto, tra almeno sei o sette stranieri, che presto è degenerato in atti di violenza, con bastonate e bottigliate tra i contendenti.
Alcuni passanti, spaventati da questa scena, hanno lanciato l’allarme e sul posto sono intervenute pattuglie dei carabinieri e della polizia.
All’arrivo delle forze dell’ordine la banda che aveva organizzato la spedizione si era però già dileguata.
Si tratta però di persone che sono conosciute nella zona, sembra anche alla polizia (due nordafricani e un albanese).
L’episodio ha avuto un seguito. Quando le forze dell’ordine se ne sono andate, a distanza di circa un’ora dal primo raid, i residenti della zona hanno sentito alcuni boati.
«Pensavamo a colpi di fucile – dice una persona, che vuole restare anonima per timore di ritorsioni –. Invece erano i finestrini di un’auto che venivano distrutti».
Qualcuno, verosimilmente le stesse persone che si erano presentate alle 21, ha infatti mandato in frantumi il lunotto posteriore e un finestrino di una macchina parcheggiata nel cortile del palazzo.
Un episodio di vandalismo che ha contribuito ad aumentare, ulteriormente, la preoccupazione tra i residenti della zona, che è già molto alta.
Il giorno dopo l’accaduto, alcune persone parlano apertamente di degrado ed episodi di microcriminalità che si verificano regolarmente da qualche tempo. «Un vero e proprio incubo per le famiglie di lavoratori di queste palazzine popolari – dichiara un residente alla Gazzetta di Reggio –. Soprattutto chi ha dei bambini ha paura a mandarli in cortile per quello che potrebbe accadere. Speriamo che questa faccenda venga presa seriamente, soprattutto dopo ieri notte. Non vorremmo che ci scappasse il morto. C’è grande preoccupazione».
Tra i problemi di questa parte di città, non lontana dalla stazione ferroviaria, c’è anche quello dello spaccio di droga.
La rissa e il vandalismo di giovedì si sono verificati a pochi metri, in linea d’aria, da via Ceva, dove nel 2003 si consumò un omicidio maturato nell’ambito della lotta per il controllo delle piazze di spaccio. In quello stesso anno una persona, anch’essa coinvolta nel traffico di droga, fu uccisa davanti al Teatro Valli. —
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