Parco nazionale in lutto per la morte di Marconi
Ventasso, aveva 71 anni. Era sindaco di Bagnone e presidente della Comunità. Il presidente Giovanelli:: «Persona mite e di grande impegno»
VENTASSO. Profonda tristezza ha suscitato tra il personale e i collaboratori del Parco nazionale, e tra gli altri amministratori del territorio, la notizia della scomparsa di Carletto Marconi, sindaco di Bagnone (Massa) e presidente dal 2013 della Comunità del Parco nazionale dell’Appennino, l’insieme degli Enti locali che lo compongono. Aveva 71 anni, ed era malato da tempo.
Così lo ricorda il presidente del Parco, Fausto Giovanelli: «Marconi era stato eletto alla presidenza il 14 novembre 2013 e successivamente rieletto. Ancora pochi giorni fa, il 10 giugno scorso, gravemente malato, aveva voluto presiedere l’assemblea che ha deliberato il bilancio consuntivo 2020. Ricordiamo le sue calde parole di sostegno, coesione e incoraggiamento al lavoro di tutti. Carletto Marconi sindaco di Bagnone, benvoluto dalla Comunità del suo comune di cui andava orgoglioso, ha svolto il ruolo di presidente di un’altra più ampia comunità, quella del nostro Parco nazionale, con grande continuità, interesse e passione, lavorando accanto al consiglio direttivo, cui era invitato permanente, al presidente, al direttore e a tutto lo staff dell'ente, impegnato sempre per la coesione fra diversi enti e territori, con un’attenzione speciale alla sua Lunigiana, alla Toscana e all'agricoltura di cui era profondo conoscitore».
Conclude Giovanelli: «Marconi lascia in tutti noi il ricordo e l’esempio di una persona mite e determinata, di un impegno forte e disinteressato che è stato capace di esprimere appieno con incredibile continuità fino all’ultimo, anche nel corso della malattia. Lascia l’eredità di un uomo e un amministratore pubblico che ha creduto nei valori dell’ambiente, della collaborazione tra le istituzioni, tra i due versanti dell’Appennino. Ha dato un contributo fondativo nell’affermare la missione del Parco nazionale nei suoi primi anni di attività e nel percorso di riconoscimento Unesco per territori circostanti più vasti. Voglio esprimere la commozione e il dolore di tutti noi per la sua scomparsa; e a nome personale, del direttore, del consiglio direttivo e di tutto lo staff le più sentite condoglianze alla famiglia e a tutta la comunità di Bagnone».