Gazzetta di Reggio

Reggio

Nello zaino nascosto sotto le pietre, tre etti di hascisc e il kit per confezionare le dosi

La droga sequestrata dai carabinieri di Gualtieri, trovata in uno zaino nascosto in un terreno
La droga sequestrata dai carabinieri di Gualtieri, trovata in uno zaino nascosto in un terreno

Gualtieri, lo hanno trovato e sequestrato i carabinieri in un terreno tra via via Madonnina e via San Giovanni grazie alla segnalazione di un cittadino

2 MINUTI DI LETTURA





GUALTIERI. In un terreno tra via Madonnina e via San Giovanni a Gualtieri, ben occultato sotto delle pietre, i carabinieri del paese hanno trovato e sequestrato uno zaino al cui interno vi erano occultati 3 panetti di hascisc singolarmente confezionati del peso di 260 grammi, mezzo etto di marjuana e il classico kit per lo spaccio costituito da un bilancino di precisione, una ventina di bustine di varie dimensioni e un rotolo di cellophane, materiale quest’ultimo per confezionare le dosi.

La partita di droga è stata sottratta alla piazza di spaccio della Bassa Reggiana a cui probabilmente era destinata. E' la convinzione dei militari che hanno avviato le indagini per risalire al proprietario dello zaino chiamato a rispondere di detenzione ai fini spaccio di sostanze stupefacenti. Sul ritrovamento è stato aperto un fascicolo in procura. Prima del sequestro, i carabinieri hanno atteso per alcuni giorni, facendo appostamenti, che qualcuno si presentasse a ritirare la droga, ma non è accaduto.  Al riguardo sono al vaglio dei militari alcune testimonianze che hanno indicato la zona tra via Madonnina e via San Giovanni tra quelle frequentate da spacciatori e acquirenti ma allo stato gli investigatori mantengono il massimo riserbo per evitare di compromettere le indagini.

La segnalazione della presenza dello zaino è giunta ai carabinieri di Gualtieri da un cittadino che passeggiando sul terreno ha notato, nascosto sotto cumuli di pietre, lo zaino. L’intervento dei carabinieri ha rivelato i motivi della presenza dello zaino al cui interno sono stati rinvenuti i tre etti di droga e il kit per lo spaccio. Rinvenimento che ha indotto gli operanti ad eseguire per alcuni giorni servizi d’osservazione con lo scopo di intercettare coloro o colui che si occupava dello zaino. La scelta del nascondiglio da parte degli spacciatori, ritengono i carabinieri, è dettata dal fatto di eludere controlli e perquisizioni domiciliari.