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Quando la passione per il buon vino diventa un’etichetta premiata nel mondo

Elisa Pederzoli
Quando la passione per il buon vino diventa un’etichetta premiata nel mondo

Francesca Marastoni firma quattro selezioni di vini «Non sono una produttrice, ma diffondo l’alta qualità»

24 luglio 2021
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Elisa Pederzoli

SCANDIANO. «È un sogno che si è realizzato, nato un po’ per caso da quella che era una passione anche legata a una tradizione di famiglia».

Francesca Marastoni, 43 anni scandianese, spiega così il progetto imprenditoriale a cui dal 2018 ha deciso di dedicare tempo ed energie: la creazione di una etichetta di vini “Francesca Mara”, che prende proprio il suo nome.

«Non sono una produttrice, non sono una cantina – chiarisce – ma una imprenditrice export manager». Di fatto, va a selezionare i prodotti che ritiene migliori e poi li commercializza nel mondo. E i risultati stanno arrivando: «A novembre il Prosecco e il Primitivo di Manduria, che era la prima volta che iscrivevo tra i miei vini, hanno vinto la medaglia d’argento al concorso di Houston, la “Rodeo Uncorked International Wine Competition 2021” – racconta – Mentre a luglio 2021 gli stessi due vini hanno vinto la medaglia d’oro al concorso francese “Gilbert & Gaillard International Challenge 2021”».

Sono quattro, attualmente, i vini “Francesca Mara” commercializzati: un Montepulciano abruzzese, un Primitivo di Manduria, un Prosecco di Valdobbiadene e un Pinot grigio friulano. «Mi sono laureata in Agraria, in seguito ho lavorato in una acetaia. Poi per dieci anni ho lavorato per un’azienda vinicola, occupandomi del commercio. È qui che ho maturato la mia esperienze e le mie conoscenze» racconta. Esperienza e conoscenze che ha deciso di mettere a frutto. Se non per creare una propria produzione – «Mi piacerebbe, un tempo la mia famiglia aveva vigneti» racconta Francesca, che è figlia e nipote dei fratelli Marastoni di Pratissolo, protagonisti degli “Amici dell’Aia” che tante iniziative organizzano per la comunità – sicuramente per diffondere conoscenze e cultura del buon vino. Da qualche tempo fa infatti parte anche delle “Donne del vino”, un’associazione che riunisce sommelier, produttrici e imprenditrici donne. «Per me è stata una scoperta – racconta – Qui in Emilia-Romagna ci sono 15 produttrici che ne fanno parte. Si pensa che magari è una cosa da uomini, ma non è affatto così».

E le “Donne del vino” sono protagoniste di numerose iniziative ed eventi che partono dal vino per andare anche oltre, come il sostegno al contrasto alla violenza contro le donne. Domenica 27, alla seconda edizione della “Spergolonga” organizzata dal Comune di Scandiano, l’associazione ha aderito con Francesca Marastoni, Alessandra Caroni di Reggio Emilia e Elisa Maghenzani di Parma. Oltre a divulgare e promuovere la presenza al femminile nel mondo del vino hanno portato anche un messaggio importante con il progetto, “Scarpa Rossa” contro la violenza alle donne e contro la violenza di genere. Hanno promosso una raccolta di beneficenza e con le t-shirt “Scarpa Rossa” hanno ricavato 220 euro. «Che si andranno a sommare al nostro tesoretto per donarlo all’associazione “Non da sola” di Reggio Emilia – dice ancora Francesca – Le “Donne del vino ER” sono state onorate anche della visita del sindaco di Scandiano Matteo Nasciuti, dell’assessore regionael Alessio Mammi e del presidente della Provincia Giorgio Zanni».

Nella lista dei vini “Francesca Mara” mancano ancora vini locali. «Ora punto al Lambrusco» assicura. —

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