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«Arriva la quarta ondata ma siamo molto vicini all’immunità di gregge»

«Arriva la quarta ondata ma siamo molto vicini all’immunità di gregge»

L’assessore regionale alla Salute: «L’aumento dei contagi si consoliderà» Mentre sulla scuola: «Sì al vaccino obbligatorio per docenti e personale Ata»

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REGGIO EMILIA. «Siamo su quella traiettoria»: la possibilità del raggiungimento entro la fine dell’estate dell’immunità di gregge in Emilia-Romagna si fa sempre più concreta ogni giorno che passa. Merito del buon andamento della campagna vaccinale e dell’accelerazione impressa dalla certificazione verde obbligatoria.

Ma al tempo stesso si assiste anche a un «aumento significativo dei contagi che ci aspettiamo possa consolidarsi». Insomma, stiamo entrando «nella quarta ondata». A spiegarlo è l’assessore alle Politiche per la salute, Raffaele Donini, che ieri ha fatto il punto sulla situazione pandemica in regione. Per ora le prenotazioni del vaccino per la varie fasce di età hanno raggiunto quota 281mila: «Con queste cifre, ammesso che da oggi non si prenotasse più nessuno, entro il mese di agosto avremo somministrato prime dosi ad almeno il 75 per cento» della popolazione vaccinabile e raggiungere «la quota dell’80 per cento entro l’estate è immaginabile».

Un’immunità che è già realtà per la popolazione over 60 reggiana ed emiliano-romagnola, con «una protezione superiore al 90 per cento con la prima dose di vaccino e più dell’80 per cento a ciclo completo. Restano 130mila persone sopra i 60 anni ancora da vaccinare e faremo il possibile per raggiungerli tutti», ha proseguito l’assessore. In generale la vaccinazione «prosegue spedita e ha protetto e tutelato la popolazione più anziana e vulnerabile. Difatti la circolazione del virus è soprattutto fra persone di età medio-bassa» e tanti, anche nel Reggiano, sono i giovani e giovanissimi contagiati dal Covid.

La campagna vaccinale ha però «raggiunto un risultato importante: il 70 per cento delle persone vaccinate con almeno una dose, alla quale verrà garantito il richiamo – prosegue Donini –. Siamo attorno al 56 per cento con due dosi e questo ci fa ben sperare anche in ragione delle prenotazioni che stanno aumentando. E speriamo possano ulteriormente aumentare, contiamo di arrivare a fine estate al risultato che la struttura commissariale si è posta come obiettivo, superare il 70 per cento».

Tranquillizzante anche l’andamento della pandemia. L’Emilia-Romagna, se pur con contagi in aumento, «non rischia di andare in zona gialla. Siamo molto lontani da questa prospettiva». I numeri delle persone ricoverate in terapia intensiva (13) e nei reparti Covid (183) alle 12 di ieri, infatti, sono ancora ben al di sotto dei parametri fissati dal Governo per un passaggio di fascia a maggior rischio.

Ma non per questo si deve abbassare la guardia. Anzi, Donini si è detto «assolutamente d’accordo sull’obbligo vaccinale a scuola per il personale docente e non docente» ma «non per la popolazione studentesca, nei confronti della quale svilupperemo insieme a tutti i nostri interlocutori una campagna per la sensibilizzazione affinché questo target possa vedere un aumento dei vaccinati».

Delusione, infine, per le manifestazioni che si sono svolte in questi giorno contro l’obbligatorietà della certificazione verde: «Tutto quello che ostacola per partito preso la campagna di vaccinazione a me rattrista molto. Abbiamo avuto 13mila morti in Emilia-Romagna, abbiamo rischiato di paralizzare l’attività sanitaria per molti mesi. Dobbiamo occuparci anche di oncologia e prevenzione, non solo di chi non respira più». —

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