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La disavventura 

Senza biglietto aggredisce il capotreno e gli morde il dito

Jacopo Della Porta
Senza biglietto aggredisce il capotreno e gli morde il dito

Ferito Casella, ex candidato sindaco di Reggio Democratica:  «Lavoro da 33 anni ma mi mancava il “cannibale”»

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REGGIO EMILIA. Viaggiava senza biglietto e quando il controllore ha chiesto di esibirlo è andato su tutte le furie, al punto da morsicare il capotreno che era intervenuto in aiuto del collega.

Vittima di questa aggressione è una persona molto nota a Reggio, Antonio Casella, candidato sindaco per Comunisti Italiani-Reggio Democratica Reggio Democratica nel 2014.

«Pensavo di aver provato tutto dopo 33 anni di lavoro. Ma essere morso da un “cannibale” era fuori da ogni immaginazione. Pollice diventato pollicione e antibiotico per eventuali infezioni. Speriamo bene», ha scritto su Facebook, ricevendo subito tanti messaggi di solidarietà.

Casella, napoletano d’origine ma reggianissimo d’adozione, non ha perso l’ironia che lo caratterizza, nell’impegno politico, così come nella vita di ogni giorno. Il tenore del suo post sui social network lo dimostra ampiamente.

L’episodio è accaduto mercoledì sulla linea Parma – Suzzara. Casella era in affiancamento a un collega. All’altezza di Brescello, il capotreno ha chiesto il biglietto a un passeggero, che però ne era sprovvisto.

L’uomo ha cominciato ad agitarsi, spingere ed insultare, nonostante il personale Trenitalia si fosse rivolto a lui in modo pacato.

A quel punto, racconta un testimone alla Gazzetta, Casella si è avvicinato e il passeggero, con un movimento repentino, gli ha sferrato un morso, che ha provocato la fuoriuscita di sangue.

I due colleghi, per evitare rischi agli altri passeggeri e che la situazione degenerasse, hanno deciso che era meglio ripartire, mentre il passeggero violento è sceso e ha fatto perdere le sue tracce. A Parma Casella ha sporto denuncia. Adesso il capotreno ferito dovrà stare fermo qualche giorno, soprattutto per fare qualche accertamento di natura medica.

Quella di Brescello è la terza aggressione subita da Casella nel corso degli anni.

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