Gazzetta di Reggio

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Mostra negata agli studenti: «Paoli arrogante e padronale»

La scuola Comparoni a Bagnolo dove si terranno le mostre
La scuola Comparoni a Bagnolo dove si terranno le mostre

Scoppia un caso politico sulla decisione del sindaco di non accogliere nella scuola i disegni dei ragazzi di quinta elementare sul tema delle donazioni di sangue

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BAGNOLO. La decisione del sindaco Gianluca Paoli di escludere dalla sede delle mostre previste per la Fiera di settembre – dal 4 all’8 con eventi, luna park e, appunto, gli appuntamenti culturali – presso la scuola di via della Repubblica, gli elaborati dei ragazzi di quinta elementare si sono impegnati sul tema della “donazione” grazie all’iniziativa di Avis locale nella scuola, non è piaciuta al gruppo consiliare di opposizione, Bagnolo Bene Comune, capogruppo Mara Bertoldi. E così, la mancata mostra a scuola che alla fine si farà nei locali del Centro giovani, spazio comunale, gestito dall’associazione Prestigio, diventa l’ennesimo caso politico in un Comune ad alta densità di polemiche.

Il gruppo di minoranza oltre a criticare pesantemente il sindaco: «La mostra non piace al sindaco perché i bambini non sono artisti – scrivono i consiglieri in una nota – Si tratta dell’ennesimo, grottesco capitolo dello stile arrogante e “padronale” con il quale il sindaco esercita il suo ruolo istituzionale, fin dal momento del suo insediamento», rivelano un retroscena.

«Il sindaco – spiega Bagnolo Bene Comune – aveva già cercato informalmente di scoraggiare la presentazione della richiesta di partecipazione da parte dell’Avis. La domanda è stata invece presentata all’Unione Terra di Mezzo, la quale, con una determina del 31 luglio scorso, l’ha dichiarata accoglibile al pari delle altre: “Le sette manifestazioni d'interesse pervenute sono risultate ammissibili, in quanto presentate in modo conforme a quanto previsto nell'Avviso pubblicato all'Albo pretorio in data 15 luglio 2021". Ma, guarda caso - prosegue l'opposizione -  la commissione nominata il successivo 2 agosto, ha deciso che l’istanza dell’Avis “non può trovare accoglimento, in quanto concerne elaborati prodotti da alunni della scuola primaria nell'ambito di un concorso e non costituiscono opere d'arte di artisti o gruppi di artisti e dunque non presentano i requisiti richiesti dal bando”. Detto fatto – concludono i consiglieri – questa mostra non s’ha da fare, almeno nel luogo più familiare ai bambini, cioè la loro scuola».

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A innescare il “botta e risposta” è stata una nota di Avis, governata dal giovane presidente Thomas Benvenuti, che non più tardi di due giorni fa aveva reso pubblica la bocciatura: «Abbiamo partecipato all’inedito bando promosso dal Comune per assegnare le sette aule della scuola allestite per ospitare le esposizioni – avevano spiegato – e la risposta dal municipio è stata una “doccia gelata”: delle sette domande pervenute, soltanto sei sono state accolte. Unica bocciatura, proprio quella dell’Avis bagnolese. Una decisione che non riusciamo a spiegarci. Ufficialmente ci è stato detto perché gli elaborati dei bambini non rivestono valore artistico. Ma ci sembra una giustificazione debole».

Alle critiche di Avis aveva replicato il sindaco Paoli: «Ho detto e ribadito ad Avis – aveve detto – di persona e poi per iscritto, con una mail, come Avis mi aveva chiesto, che la mostra degli elaborati dei ragazzi, per quanto belli e partecipatati, non avrebbe potuto rientrare nei criteri del bando in quanto era diretto ad artisti o associazioni artistiche di livello professionale».