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Casalgrande: botte, minacce ed estorsioni ai genitori per il vizio del gioco

Casalgrande: botte, minacce ed estorsioni ai genitori per il vizio del gioco

Dopo la denuncia per il 36enne è scattato l’allontanamento dalla casa famigliare. Padre e madre per il terrore erano finiti col dormire in auto per sfuggire alla furia

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CASALGRANDE. I carabinieri di Casalgrande hanno notificato a un 36enne un provvedimento di allontanamento dalla casa familiare nonché il divieto di avvicinamento ai genitori.

Tutto è iniziato nei primi mesi di quest’anno. Secondo le indagini condotte dagli uomini dell’Arma, l’uomo, che già in passato aveva evidenziato difficoltà nel trovare una stabile attività lavorativa proprio a causa della continua esigenza di denaro necessaria per soddisfare il suo vizio, da mesi aveva iniziato a chiedere importanti somme ai genitori i quali, quando non volevano o non potevano soddisfare le sue richieste sono stati sopraffatti dalle sue reazioni violente.

Sono diversi i casi accertati in cui i due anziani, oltre ad essere gravemente minacciati, sono stati picchiati con pugni in testa, spintoni e strattonati. Un inferno, reso ancora più drammatico dal fatto che l’aguzzino era l’amato figlio. Le violenza andavano avanti in questo drammatico modo sino a quanto il figlio non riusciva a ottenere i soldi di cui necessitava.

Non solo. Avendo la disponibilità dell’home banking del conto corrente dei genitori e della loro carta bancomat, in qualche occasione aveva prelevato denaro a loro insaputa o contro la loro volontà.

In occasione dei primi episodi i due coniugi, nella speranza che le violenze non si ripetessero e con il cuore di chi nonostante tutto pensa così di proteggere la persona che più gli è cara anche da se stesso, avevano anche omesso di ricorrere alle cure mediche e di denunciare l’accaduto, sino a che, ormai terrorizzati dagli atteggiamenti del figlio al punto tale di essere costretti a dormire in auto fuori di casa, non si sono convinti a rivolgersi ai carabinieri della stazione di Casalgrande e chiedere il loro aiuto.

Raccolti tutti i riscontri, i militari non hanno potuto fare altro che denunciare tutto alla Procura della Repubblica di Reggio Emilia e sono scattate le misure del cosiddetto Codice Rosso, misure specifiche per i casi di violenza di genere e domestica. Sarebbero oltre 13.000 euro i soldi sottratti agli anziani genitori. Ma l’uomo deve rispondere anche di lesioni, minacce, estorsione, maltrattamenti in famiglia ed indebito uso di carte bancomat.

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