Omicidio Silipo, videodenuncia di parenti e amici sui social: «Vogliamo giustizia»
Dura condanna dell’omicidio condivisa dai parenti sui social Ieri il funerale a Cutro, oggi la fiaccolata nel paese reggiano
CADELBOSCO SOPRA. «Vogliamo giustizia». È la richiesta rilanciata sui social tramite una videodenuncia di amici e parenti di Salvatore Silipo. Un filmato che mette in sequenza cartelli e scritte che ricordano il giovane, la cui salma è tornata a Cutro, dove ieri si sono svolti i funerali, dopo la funzione già celebrata al cimitero di Coviolo (Reggio Emilia). Oggi alle 18.30 a Cadelbosco Sopra ci sarà la fiaccolata organizzata dall’amministrazione comunale.
Il ragazzo è stato ucciso sabato scorso con un colpo di pistola. Un’esecuzione, secondo una prima ricostruzione, visto che il 29enne originario di Cutro e residente a Gualtieri è stato ucciso all’interno dell’autofficina di ricambi pneumatici Dante Gomme a Cadelbosco Sopra. Silipo sarebbe stato fatto inginocchiare e poi ucciso con un colpo diretto al collo. Un efferato omicidio per il quale è stato arrestato il 70enne Dante Sestito, anche lui originario di Cutro, gestore dell’autofficina dalla quale era stato licenziato da poco tempo Silipo, ucciso a pochi giorni dalla nascita del secondo figlio. Una vicenda che ha scosso la comunità cutrese, sia nel Reggiano che in Calabria, come testimonia il videomessaggio pubblicato su Facebook e condiviso centinaia di volte. «Vogliamo giustizia per Salvatore – viene riportato a margine del video rilanciato sul web –. Poteva essere il figlio, fratello, marito e amico di tutti noi. Questa tragedia unisce tutti, nord e sud. Chi lo conosceva solo di vista o chi era suo amico. Non ci sono distinzioni! Condividiamo affinché tutti insieme possiamo chiedere giustizia per un ragazzo di 29 anni che aveva il diritto di vivere. Salvatore Silipo, non verrà dimenticato». Il filmato è composto da diversi cartelli, con le foto di Silipo accanto a delle moto enduro, sua passione, o assieme a partenti e figlioletti. «Salvatore Silipo, marito e padre di 29 anni, ucciso ingiustamente, vogliamo giustizia» dice la prima foto: «Una famiglia che meritava lunga vita, vivevano l’uno per l’altra. Ora Salvatore non potrà vedere i suoi figli crescere, tanto meno fargli sentire il calore che solo un padre può dare. Non potrà più trasmettergli le sue passioni e vivere insieme a loro un futuro. Cosa racconterà Pina ai suoi figli? Sicuramente che il loro papà non avrebbe voluto separarsi da loro. E che la giustizia porterà alto il nome di Salvatore Silipo».
Il sindaco di Cadelbosco Luigi Bellaria oggi alle 18.30 sarà presente con la società civile di fronte al municipio per ricordare il ragazzo ucciso e lanciare un messaggio contro la violenza, figlia di culture mafiose.
Enrico Lorenzo Tidona
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