Bimbo conteso, mercatino solidale per il piccolo Leo alla vigilia del verdetto
Domenica anche una polentata d’asporto: il ricavato per lui. L’8 dicembre attesa la sentenza del giudice turco
NOVELLARA. Sono quasi due anni che Ilaria Sassone, una giovane mamma di Novellara, combatte per riavere il figlioletto di 5 anni con sé. Da quando il suo ex compagno, a sua insaputa, lo ha portato in Turchia. Una battaglia legale difficile, che la costringe a stare lontana dal suo bambino per mesi e costosa perché ogni gesto, consulenza e udienza muove avvocati, carte, aerei.
Per fortuna Ilaria non è sola. Accanto a lei c’è un’avvocatessa esperta e competente, come Giovanna Fava, e la sua comunità, quella di Novellara, con la sindaca Elena Carletti che in più occasioni si è mobilitata per lei. Domenica è in programma un’altra iniziativa in sostegno di “Leonardo nel cuore” – è il nome della pagina Facebook aperta per questa causa – per aiutare mamma Ilaria a riportare a casa il piccolo Leonardo.
Dalle 10 alle 13 presso il Borgonuovo si svolgerà il mercatino di beneficenza, con vendita di manufatti della scuola secondaria “Orsi” rimasti in sospeso dalla chiusura per Covid. Il mercatino si replicherà domenica 5 dicembre dalle 9 alle 13 presso il Borgonuovo.
Inoltre, nel Salone Giovanni Paolo II (via Borsellino 7) domenica dalle 11 alle 13: 30 si svolgerà invece la polentata da asporto. Il menù prevede vol au vent con salsa finanziera, polenta e guancialino di maiale e torta di zucca, per un totale di 25 euro. Sarà possibile ritirare gli ordini a partire dalle 11 presso il salone di via Borsellino. La prenotazione è obbligatoria entro domani (al 331-356. 7073 dalle 9 alle 13; dopo le 13 solo Whatsapp). Il ricavato delle iniziative sarà devoluto per aiutare mamma Ilaria a sostenere le spese legali.
Nei prossimi giorni Ilaria partirà alla volta della Turchia. L’8 dicembre infatti è fissata la data dell’ennesima udienza, quella però che dovrebbe dire se il piccolo Leo potrà tornare in Italia con la sua mamma, lui che è un cittadino italiano e è stato portato in Turchia irregolarmente dal padre, nel gennaio del 2020. C’era già stato un primo verdetto di primo grado, che aveva detto che doveva tornare a casa. Poi però in secondo grado tutto era stato fatto tornare indietro, sostenendo che ci fosse bisogno di una perizia sul bambino. Il 18 settembre il giudice ha detto, infine, no alla perizia, ma la decisione è slittata ancora. È attesa per il giorno dell’Immacolata.
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