Riunioni importanti sulle sorti future dell’ospedale oggi e domani a Scandiano e Casalgrande
Opposizioni critiche. Santoro: «Pronto soccorso riaperto? Dicano entro quando». Il M5S chiede un’adunanza aperta: «La parola ai cittadini»
SCANDIANO. Tornano al centro dell’attenzione il futuro dell’ospedale Magati di Scandiano e, in particolare, la riapertura parziale del pronto soccorso. Oggi sono in programma prima una seduta del consiglio dell’Unione Tresinaro Secchia e poi quello del Comune di Scandiano, mentre domani sera si passerà a Casalgrande, con una sessione pubblica della commissione consiliare Salute in cui interverranno la direttrice dell’Ausl reggiana Cristina Marchesi e il responsabile del distretto Asl scandianese Marco Ferri.
Tre appuntamenti in cui si discuterà parecchio del destino del Magati, in attesa della ripresa dell’attività del pronto soccorso dalla fine del febbraio 2022. Le novità sono parecchie, con nuovi reparti e ristrutturazioni di altri percorsi, mentre vi sono sempre speranze attorno alla ripartenza del punto nascite, chiuso dal marzo 2020 proprio come il primo intervento.
Le riflessioni riguardano le questioni sanitarie, ma non solo. A sottolinearlo è il consigliere comunale scandianese di minoranza Angelo Santoro, il primo a sollevare la questione, fondatore del comitato Salviamo il Magati: anche per questo è stato invitato dal Comune di Casalgrande (ente retto da una lista civica e non dal centro-sinistra targato Pd, come invece buona parte del distretto) a relazionare durante l’appuntamento di mercoledì sera con i vertici Ausl, aperto ai cittadini interessati. «Il Magati per gli scandianesi è anche ricchezza commerciale. La grande espansione del Magati è stata corrispondente alla crescita economica della comunità. Anche solo per questo motivo l’amministrazione comunale dovrebbe mettersi di traverso alle decisioni che la Regione ha preso per il nostro distretto sanitario di cui Scandiano è baricentro», sostiene Santoro. «È così che si aiutano i commercianti e le loro associazioni. Cosa se ne fanno i negozianti dell’abbattimento di alcune tasse locali se a causa del ridimensionamento del Magati lavorano meno? L’economia della città non cresce depotenziando l’ospedale», attacca. Per quanto riguarda quella che definisce «la “promessa” dell’apertura del pronto soccorso “H24”, ci vorrebbe una data precisa tipo: “entro e non oltre il…”. Un impegno preso dalla politica e dall’Ausl in un’assemblea pubblica guardando in faccia i cittadini del distretto», è la richiesta.
Stessa lunghezza d’onda per il Movimento 5 Stelle. I consiglieri eletti nel territorio dell’Unione Tresinaro Secchia hanno presentato una richiesta di “adunanza aperta”. «Ci aspettiamo che sia organizzata a breve, in un luogo consono ad ospitare tante persone, rispettando le normative anti-Covid. Da sempre il MoVimento 5 Stelle ha considerato la democrazia diretta e l’ascolto delle istanze dei cittadini valori imprescindibili e fondanti della propria azione. Riteniamo necessario dare la parola ai cittadini che sono preoccupati», spiega il M5S. I sindaci, è l’appello, «devono impegnarsi a fare pressione sulla Regione per salvare un presidio, quello del pronto soccorso di Scandiano, fondamentale per rispondere velocemente all’esigenza di salvaguardia della salute, come è sempre stato prima della pandemia». I 5 Stelle di Casalgrande hanno proposto un documento dai toni simili anche nel proprio consiglio comunale, in cui si chiede un’assemblea aperta e una mobilitazione di tutte le forze politiche.
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