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TOANO 

Palloncini e rombo dei motori per Fede: «Eri una colonna, sarai sempre con noi»

Miriam Figliuolo
Palloncini e rombo dei motori per Fede: «Eri una colonna, sarai sempre con noi»

Ieri tantissimi giovani hanno partecipato al funerale del 20enne morto cadendo in un pozzo dopo un incidente stradale

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TOANO. Palloncini bianchi e azzurri, il rombo dei motori delle auto, gli amici con una maglietta bianca e la scritta “Ciao Fede” hanno accompagnato ieri l’uscita del feretro dalla chiesa di Monzone.

Per il funerale di Federico Pellini, il 20enne morto all’alba di domenica cadendo in un pozzo dopo un incidente stradale, sono arrivati tantissimi giovani da tutti i paesi vicini e anche dal Modenese. Il piccolo santuario non ha potuto ospitarli tutti. Lo strazio e la commozione erano palpabili fuori e dentro la chiesa.

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Dall’altare alle parole di don Alpino Gigli si sono unite quelle degli amici, della sorella Rebecca (nell’articolo a fianco) e dei carabinieri di Toano, presenti anche loro al funerale. Alla cerimonia hanno partecipato anche gli amministratori locali, in primis il sindaco Vincenzo Volpi, che ieri ha dichiarato il lutto cittadino. Tutti stretti alla famiglia del giovane, il padre Enrico e la mamma Monica Caselli, il fratello Gionas, le sorelle Rebecca e Sofia e il nonno.

«Non avrei mai voluto, a 85 anni, dovere celebrare il funerale di un giovane di 20», ha detto don Gigli, che poi, al termine della messa, ha ricordato: «Federico l’ho battezzato io, come la mamma, il fratello e le sorelle. Ho celebrato la sua prima comunione... Era un bravo ragazzo, che sapeva creare relazioni attorno a sé. E tantissimi amici, infatti, hanno partecipato oggi».

E proprio questa capacità di tessere relazione è emersa dal ricordo degli amici dall’altare: «Sei stato una colonna portante della vita di tanti, nel tuo essere genuino, solidale, solare, pronto a intervenire per qualsiasi cosa pur di vedere sorridere e stare bene le persone a te care. L’unica cosa che compensa il nostro sconforto è l’orgoglio di averti conosciuto ed esserti stato vicino in questi vent’anni. Potremmo stare qui settimane a raccontarci tutto quello che abbiamo passato insieme: dal nascondere conigli per fare qualche scherzo alle serate che avremmo voluto non finissero mai. La tua famiglia, orgogliosa di essere riuscita ad averti insegnato i veri valori della vita, oggi si trova in difficoltà, ma noi siamo tutti uniti; come ci hai insegnato tu. A volte anche dalle disgrazie come questa si possono trarre insegnamenti; ogni secondo che passiamo non e mai scontato perché nulla, purtroppo, rimane per sempre. Certo Pello che un ultimo bicchiere avremmo potuto berlo tutti insieme, non credi? Come faremo ad arrivare in ogni luogo e non trovarti più con i tuoi abiti consoni all’ambiente? Nonostante tutto, sarai sempre in ogni nostro brindisi, in ogni nostro gesto in ogni momento. Quella stella cadente che domenica notte ha illuminato il cielo ci ha dato la sicurezza che ci sarai per sempre, sarai un angelo bellissimo che saprà come proteggerci. Ciao Fede, sarai sempre nei nostri cuori».

«Fede, oggi è un giorno difficile anche per tutti i carabinieri della stazione di Toano che ben ti conoscevano – è stato il ricordo dei militari dell’Arma –. Eri un ragazzo dall’animo nobile, gentile e colmo di quei sani principi che sono ormai rari al giorno d’oggi, che ti avrebbero portato a essere uno di noi, come desideravi. Certamente saremmo stati contenti di condividere con te la fierezza di rappresentare proprio quei principi che facevano di te un ragazzo speciale. Ti ricorderemo sempre, Fede. La tua gioia di vivere, l’allegria e la solarità che portavi con te non si sono spente. Il pensiero ora va ai tuoi genitori. Noi tutti vorremmo poter riempire un poco il grande vuoto che lasci nei loro cuori, che sentano quanto siamo loro vicini e aiutarli a portare questo grande peso».

Al termine della celebrazione sono stati gli amici a condurre fuori dalla chiesa il feretro. Salutandolo poi con un ultimo rombo di motori, che tanto lo appassionavano.

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