Ancora un cassonetto dato alle fiamme: Prende quota la pista del piromane seriale
Dopo il rogo davanti alla Cisl di via Turri, un nuovo incendio in centro dietro Palazzo Pratonieri, sede Manodori e Unicredit
REGGIO EMILIA. Gesti isolati senza un disegno complessivo? Bravate di ragazzini che si sfidano su TikTok, come avvenuto in altre parti d’Italia, che hanno dato il via a un effetto emulazione? O c’è la mano di un unico piromane che prende di mira bersagli precisi? Di fronte al proliferare di cassonetti incendiati, prende sempre più quota la pista di un piromane seriale.
È quanto intendono accertare le indagini, condotte a tutto campo dalla Digos e dalla Mobile, alla luce degli ultimi due allarmanti episodi avvenuti in città. Non solo il cassonetto della differenziata incendiato di proposito sabato pomeriggio, poco prima delle 14, nella sede della Cisl in via Turri.
Un altro cassonetto è stato infatti dato alle fiamme ieri pomeriggio, più o meno allo stesso orario, intorno alle 14.20, in via Vezzani, nelle vicinanze della centralissima via Toschi, dietro Palazzo Pratonieri, la sede della Fondazione Manodori e di Unicredit. Sul posto, così come in via Turri e negli altri incendi, sono intervenuti subito i vigili del fuoco, che hanno prontamente spento il rogo. I cassonetti, raccoglitori della plastica, ne sono usciti distrutti, ma il danno è stato limitato ai contenitori, con le fiamme che fortunatamente hanno risparmiato le auto in sosta proprio lì di fianco. Anche gli agenti della Questura si sono recati sul luogo dell’incendio, a caccia di nuovi indizi utili per individuare i responsabili. Con l’ennesimo incendio doloso, si allunga infatti la scia di cassonetti andati a fuoco nell’arco di pochi giorni in diverse zone della città. Sabato pomeriggio, oltre alla sede della Cisl, altri due cassonetti sono stati incendiati anche in altri due punti del quartiere Santa Croce, in via Agosti e in via Divisione Acqui.
Quattro giorni fa c’è stato invece l’incendio di un cassonetto in via Adua, sfiorando le auto nel parcheggio del civico 70-72, come segnalato sulla pagina Facebook del comitato “Ascoltare Santa Croce”. E anche in questo caso non sarebbe il primo episodio segnalato dai residenti. In via Rivoluzione d’Ottobre, invece, a essere presa di mira è stata la scuola Dalla Chiesa, davanti alla quale sono stati incendiati tre cassonetti in dieci giorni, provocando danni all’istituto. Sull’episodio, il sindaco Luca Vecchi ha annunciato l’arrivo di nuove telecamere.
Quanto all’incendio nella sede della Cisl di via Turri, gli agenti – dopo aver raccolto le testimonianze di chi ha lanciato l’allarme – stanno passando al vaglio la videosorveglianza, a caccia di indizi utili a ricostruire dettagliatamente l’accaduto. Anche qui nessun telecamera, tuttavia, è puntata direttamente sul luogo in cui è stato appiccato il fuoco, nel vano scale esterno dell’immobile dove – oltre alla Cisl – c’è anche la sede della Lega.
A lanciare l’allarme sabato è stato Gaetano Capozza, segretario Fit Cisl, avvertito da un utente che si stava recando nella sede del sindacato per una pratica. Quest’ultimo ha avvisato il sindacalista di un piccolo incendio sotto un cassonetto sul quale era affisso un cartello Cisl. Le fiamme hanno cominciato a propagarsi rapidamente, provocando una densa nube di fumo. Solo il rapido intervento dei vigili del fuoco ha impedito che ci fossero danni. Inviando la propria solidarietà, il segretario nazionale della Cisl, Luigi Sbarra, ha definito l’episodio «un atto grave e inquietante», auspicando che venga fatta «piena luce».
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