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Due auto in sosta distrutte dalle fiamme Si ipotizza il dolo

M.P.
Due auto in sosta distrutte dalle fiamme Si ipotizza il dolo

L’incendio è avvenuto in via Bondione la notte di Natale Il fuoco ha distrutto le vetture di due uomini pakistani

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RIO SALICETO. Un dispetto. Una vendetta o un regolamento di conti. Sono queste le ipotesi sulle quali stanno indagando i carabinieri di Campagnola Emilia, intervenuti, la notte di Natale in via Bondione 8 dove sono andate a fuoco due auto che erano parcheggiate all’esterno, nei pressi di un’abitazione.

Il fatto è avvenuto poco dopo l’una e mezza del 25 dicembre. Le fiamme sono state domate dai vigili del fuoco di Guastalla che hanno anche messo in sicurezza le vettura. Nel rogo sono state danneggiate una Mercedes C 200 e una Ford Fiesta, entrambe alimentate a gpl e rispettivamente di proprietà di un 30enne e un 39anni, entrambi di origine pakistana, incensurati e senza questioni in sospeso, almeno per quanto hanno potuto riferire agli inquirenti. Non è escluso che qualcuno abbia dato fuoco a una delle due auto e poi il rogo, essendo le due macchine parcheggiate una accanto all’altra, abbia coinvolto anche l’altra.

Via Bondione è una strada in aperta campagna parallela alla strada provinciale 30, che da Rio Saliceto porta a Carpi (Modena). Si tratta di una zona piuttosto isolata alla periferia del paese.

Difficile, in queste ore, accertare con una certa sicurezza quali possono essere stati i motivi dell’accaduto. Gli inquirenti stanno indagando a 360 gradi nel tentativo di arrivare a dare presto un nome a gli autori di tale atto vandalico. Valuteranno la presenza di telecamere in zona che possano aver ripreso dettagli utili all’identificazione dei responsabili. Intanto, il Reggiano fa i conti con un altro rogo di auto in sosta.

Nella Bassa, il 6 agosto a Reggiolo era bruciata l’auto dell’avvocato Pasquale Muto. Le cause non sono mai state chiarite. Tra il 7 e l’8 agosto, fiamme ai danni di una Peugeot 308 di proprietà di un 60enne, parcheggiata in via Gallia, a Fabbrico. In questo caso l’incendio è stato doloso. Il primo settembre, era stata bruciata una Nissan X Drive di proprietà di un 45enne, imprenditore edile di origine campana, parcheggiata a Villanova, ancora a Reggiolo. A fine ottobre a Fabbrico era toccato a un furgone Mercedes Sprinter intestato a un’azienda edile di proprietà di due fratelli di origini calabresi.

M.P.

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