Otto milioni di euro in arrivo dall’Europa per la sicurezza dei grandi torrenti
Fondi destinati a lavori su Enza, Crostolo, Tresinaro e Secchia Serviranno a migliorare l’assetto idraulico e a evitare le frane
Brescello. Saranno destinati alla messa in sicurezza dei fiumi i quasi 8 milioni di euro che arriveranno in provincia di Reggio Emilia dal Pnrr, il Piano nazionale di ripresa e resilienza. Una cifra che rientra nei 61 milioni di euro totali previsti dal Piano per l’Emilia-Romagna per la manutenzione di fiumi, versanti franosi e costa in territori colpiti da eventi meteo particolarmente intensi, per i quali dal 2013 è stato dichiarato lo stato di emergenza nazionale.
Nello specifico, nel Reggiano giungeranno 7,9 milioni di euro per lavori sui torrenti Enza, Crostolo, Tresinaro e sul fiume Secchia: 3,9 milioni serviranno per la realizzazione di opere di miglioramento dell’assetto idraulico dei corsi d’acqua finalizzate alla riduzione del rischio idraulico, e 4 milioni per consentire interventi di mitigazione e consolidamento dei movimenti franosi.
Per quanto riguarda il primo obiettivo, va ricordato che questi corsi d’acqua ricadono nelle cosiddette Apsfr (Aree a rischio potenziale significativo di alluvione) di livello regionale, le cui criticità si manifestano in occasione degli eventi di piena, legate a fenomeni di divagazione dell’alveo e di erosione delle sponde, con danneggiamento alle opere idrauliche a difesa delle aree urbanizzate e della viabilità, estese esondazioni, importanti accumuli di materiale detritico, riduzione della buona funzionalità idraulica e danneggiamento alle arginature e relative opere di difesa spondali. Fenomeni che si sono manifestati con forte intensità in occasione dell’evento alluvionale che ha colpito vaste porzioni della provincia di Reggio Emilia tra l’8 e il 12 dicembre 2017. Previste, in questo senso, opere di difesa idraulica, delle sponde e degli argini, compresi interventi di sistemazione morfologica, sulla vegetazione ripariale arborea e arbustiva nonché finalizzati all’incremento della capacità di espansione e laminazione. Relativamente al secondo obiettivo, la ragione dei finanziamenti è da ricondurre agli eventi calamitosi che in passato hanno prodotto alluvioni e conseguenti riattivazioni di fenomeni franosi, anche di grandi dimensioni, lungo le valli dei bacini di Secchia, Crostolo ed Enza, in particolare tra il 2013 e il 2015.
L’obiettivo degli interventi è volto a ridurre l’evoluzione dei movimenti in alcune grandi frane attraverso la realizzazione di opere strutturali di sostegno, di sistemi drenanti profondi, sistemazioni morfologiche e drenaggio delle acque superficiali. Il via libera per i finanziamenti è giunto dal Dipartimento nazionale di protezione civile, che ha approvato il piano presentato dalla Regione Emilia-Romagna: a disposizione, a livello nazionale, 1 miliardo e 200 milioni di euro. «La Regione – spiegano il presidente Stefano Bonaccini e l’assessore regionale alla Protezione civile Irene Priolo – rispetta i tempi per la pianificazione dei cantieri e contribuisce, su scala nazionale, a raggiungere gli obiettivi fissati entro l’anno dall’Europa. Grazie al lavoro partito in agosto, con il riparto delle risorse su scala nazionale, si è costruita una programmazione dell’impiego dei fondi condivisa con i territori. Ora, con la stessa determinazione, continueremo a lavorare perché si rispettino i tempi fissati».
A.V.
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