Chiuso per «sanificazione» l’ufficio postale di Montecchio
MONTECCHIO. Con l’arrivo della variante Omicron, tornano a peggiorare le lunghe file fuori dagli uffici postali. Nei giorni scorsi le Poste hanno annunciato la chiusura di alcuni sportelli a causa della sanificazione dei locali, tra cui quello di Montecchio. Che, ieri, ha avvisato la clientela con un cartello: «Il giorno 12 gennaio questo ufficio sarà chiuso per sanificazione ambiente, ci scusiamo per il disagio».
Ma in realtà i cittadini, amareggiati, ieri mattina spiegavano che l’ufficio di Montecchio è «chiuso da più di due giorni», probabilmente a causa di una recrudescenza del Covid.
Quella del paese di Montecchio è la sede postale più frequentata in tutta la Val d’Enza, ma con l’arrivo della nuova variante e delle nuove restrizioni, ora anche questa filiale deve fare i conti con le assenze del personale. Al contempo cresce la rabbia dei residenti, in particolare degli anziani: «Non bastavano le lunghe code che si formano all’ingresso ogni giorno dalle prime ore dell’apertura – dicono –. Adesso faremo i conti con altre mancanze e chiusure». Eppure, scrivevano le Poste Italiane nei giorni scorsi, «il territorio di Reggio Emilia, dai dati in nostro possesso e da quanto emerge dalle sanificazioni svolte, è una delle province che ha retto meglio a questa ultima ondata Covid». Non la pensano così tutti i montecchiesi, che pagano le conseguenze degli inevitabili disagi: «Riteniamo inaccettabile che in un periodo come questo si obblighino persone fragili a sostenere tempi di attesa lunghi, al freddo, o ad andare via perché gli uffici rimangono chiusi per sanificazione», continuano.
Occorre «rafforzare le postazioni di lavoro per evitare lunghe file fuori dagli uffici postali». Le Poste Italiane avevano potenziato ancora di più i servizi postali tecnologici, agli utenti e cittadini. Ora basta un pc per poter pagare o eseguire diversi movimenti postali. Un servizio che tuttavia non è molto accessibile per la fascia composta da anziani e persone fragili, che faticano a utilizzare tecnologia e servizi online.
Intanto, ieri ai montecchiesi non è rimasto altro da fare che ritornare a casa, o migrare verso l’ufficio postale più vicino.
Da.Al.
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