Mangiati 5,1 miliardi tra Natale e Capodanno
REGGIO EMILIA. Vola la produzione alimentare che fa segnare una crescita del 10,3%, spinta dalla preoccupazione per la risalita dei contagi Covid che hanno portato italiani e stranieri a spendere più per la tavola durante le feste di Natale e fine anno. È quanto emerge da un’analisi della Coldiretti sulla base dei dati Istat sull’andamento tendenziale della produzione industriale a novembre, tradizionalmente indirizzata a garantire le forniture delle feste in cui si verificano i valori più elevati di consumi di cibo e bevande di tutto l’anno. Con lo stop a veglioni, concerti in piazza e discoteche, la festa – sottolinea la Coldiretti – «si è spostata a tavola dove sono spariti 67 milioni di chili tra pandori e panettoni, 85 milioni di bottiglie di spumante, 20mila tonnellate di pasta, 6,5 milioni di chili tra cotechini e zamponi e frutta secca, pane, carne, salumi, formaggi e dolci per un valore complessivo di 5,1 miliardi di euro, solamente tra il pranzo di Natale e i cenoni della Vigilia e di Capodanno».