Derby Reggiana-Modena, Diana: «Diecimila tifosi emozionano anche me»
Stasera la sfida che può valere una stagione. Le due squadre che hanno dominato sin qui il campionato si affrontano dalle 21 al Città del Tricolore. L'allenatore granata cerca di alleggerire la tensione della vigilia. «Più che batterlo ora, conterà arrivare davanti al Modena»
Finalmente ci siamo. Dopo mesi di attesa, questa sera può andare in scena il derby del Secchia, un derby che Aimo Diana si appresta ad affrontare con la rosa quasi al completo.
«Mancherà solo Cremonesi – spiega il mister nel corso della conferenza stampa – mentre Camigliano è recuperato e Contessa è rientrato bello carico dopo la nascita del figlio Filippo».
Dovrà fare delle scelte importanti, visto che si tratta della partita che tutti vorrebbero giocare...
«Mi auguro che non siano troppo tesi, nella testa devono solo avere il pensiero che si tratta di una partita importante. E chi avrà qualche acciacco ci passerà sopra».
C’è il rischio di caricarla troppo?
«Bisogna fare un distinguo. Ci sono due modi di affrontarla: come una partita o come la partita. È chiaro che per tutto l’ambiente questa è la partita, invece noi dobbiamo pensarla come una partita. In questo modo se la vinco non mi esalto perché davanti ne ho ancora tante, e se malauguratamente dovessi perderla non mi abbatto, perché c’è da portare avanti un lavoro iniziato a luglio e che non finisce oggi. E aggiungo una cosa, che forse non farà felice qualcuno: il nostro obiettivo non è battere il Modena ma arrivare prima del Modena a fine campionato».
Anche se si tratta di una partita da quattro punti, in virtù del pareggio nella gara d’andata.
«Ci stiamo ragionando, così come stiamo ragionando sul discorso della differenza reti. Per questo mi dà fastidio quando si prendono gol che non si dovrebbero prendere».
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Con quale atteggiamento va affrontata questa gara?
«Ho grandissimo rispetto per il Modena e per quello che stanno facendo. La partita la affronteremo con grande concentrazione e grande rispetto per i nostri avversari. Ma consapevoli, dati alla mano, che come minimo siamo forti come loro e per vincere la partita dovremo essere più bravi di loro».
Più classe per la Reggiana e più fisico per il Modena. Può essere questa una chiave di lettura?
«Sicuramente concediamo qualche chilo. Ma si tratta che di una squadra tecnica e completa in tutti i reparti, come lo siamo anche noi. Sarà una partita che sfuggirà a qualsiasi pronostico».
Qualche giocatore potrebbe risentire della presenza di 10mila persone sugli spalti?
«Mi aspetto che ci possa essere un po’ di ansia e non solo per i giocatori ma anche per me e il mio staff. Ma tutto ciò dovrà essere un motivo d'orgoglio. La cosa che non vorremo fare, sarebbe quella di deludere i nostri tifosi. La vera paura è quella. Ci teniamo a fare bella figura e con la testa ci arriviamo bene. Ognuno dovrà portare qualcosa: chi la tecnica, chi l’esperienza, chi la grinta. Solo se ognuno farà propria parte diventeremo un “noi”. In caso contrario diventa tutto più complicato».
Che Modena si aspetta?
«Un Modena che cercherà di vincere. Al pari della Reggiana».
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Le scelte iniziali da cosa saranno dettate?
«Sarà una valutazione globale, non solo per l’aspetto fisico ma anche ragionando sui giocatori che sono più abituati a questo tipo di partita».
Ci dobbiamo aspettare una gara d'attesa?
«Non credo. Penso invece che sarà una gara giocata a viso aperto. Giochiamola e divertiamoci».
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Le polemiche sull'arbitraggio di Chiavari si sono sprecate. Che peso potrà avere su questa gara?
«Avrà il suo bel da fare e avrà una bella responsabilità. Mi aspetto una terna all'altezza».
In chiusura Aimo Diana ha voluto ricordare il suo ex presidente Maurizio Zamparini scomparso proprio ieri.
«Gli devo tutto. Il calcio italiano perde una persona non banale, un grande conoscitore di calcio e di talenti».
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