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Gattatico, accendono un braciere in casa, sei intossicati

Daniela Aliu
Gattatico, accendono un braciere in casa, sei intossicati

Un’intera famiglia è stata trasportata d’urgenza alla camera iperbarica di Fidenza. Avevano il riscaldamento rotto

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GATTATICO. Un’intera famiglia è rimasta intossicata ed è stata trasportata d’urgenza alla camera iperbarica di Fidenza a causa di un braciere acceso in casa.

È accaduto nella notte tra lunedì e ieri. Verso le 24 al 118 è arrivata la richiesta di aiuto da parte della famiglia, di origine egiziana, che abita al civico 41 di via Pisi. Sul momento la chiamata è stata motivata da un’emergenza cardiaca di un membro anziano del nucleo familiare.

All’arrivo dell’ambulanza assieme all’automedica, il personale sanitario capisce, però, che c’è qualcosa d’altro che non va e danno l’allarme al 115. In via Pisi arriva la squadra del distaccamento dei vigili del fuoco di Sant’Ilario d’Enza che metto subito l’abitazione in sicurezza.

Dai primi accertamenti si scopre che la famiglia aveva il riscaldamento rotto, e con il freddo di questi giorni, aveva acceso un braciere in casa per cercare di riscaldarsi in qualche maniera.

Tutti membri della famiglia sono risultati intossicati a causa del fumo prodotto dal braciere che ha reso l’aria irrespirabile.

In via Pisi in pochi minuti sono arrivate quattro ambulanze: da Sant’Ilario, Poviglio e Montecchio che hanno caricato e trasportato tutti e sei i membri della famiglia, compreso l’anziano, per ulteriori accertamenti sanitari alla camera iperbarica di Fidenza. Si tratta di persone adulte. I vigili del fuco hanno provveduto a mettere in sicurezza gli impianti della casa.

In questi giorni sono in costante aumento i casi di intossicazione da monossido di carbonio e diverse persone sono state già trasportate a Fidenza per le cure del caso. Il monossido di carbonio è un killer “perfetto”: non ha odore né colore e colpisce lentamente. Il pericolo viene da varie forme di combustione: caldaie, camini e bracieri con la carbonella, stufette a gas che diventano molto pericolose, soprattutto se tenute sempre accese. Tutte producono gas e il monossido di carbonio che è potenzialmente mortale in quanto è in grado di legarsi con l’emoglobina del sangue, soppiantando l’ossigeno. Un grave rischio.

Martedì mattina quattro componenti della famiglia sono stati poi riaccompagnati a casa ormai fuori pericolo. Gli altri due dovranno attendere l’esito degli esami eseguiti in ospedale.



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