Gestiva un centro massaggi a Casalgrande, in carcere per prostituzione
Un cinese di 50 anni è stato condotto alla Pluce dai carabinieri per una vicenda avvenuta anni fa in provincia di Ancona
CASALGRANDE. Un uomo di 50 anni residente a Casalgrande è stato arrestato e condotto in carcere perché deve scontare una condanna per favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione.
I fatti risalgono agli anni scorsi, quando l’uomo, di nazionalità cinese, assunse due connazionali per farle lavorare in un centro massaggi di Jesi, nella provincia marchigiana. All’interno dell’attività le due donne si prostituivano.
Gli inquirenti avevano ascoltato molti clienti e avevano accertato che il titolare del centro chiedeva loro se oltre al massaggio gradivano anche delle “prestazioni extra”.
Il sito internet del centro postava oltre a foto di massaggi anche immagini ambigue.
I carabinieri avevano appurato che i clienti versavano le somme di denaro direttamente nelle mani dell’asiatico.
Motivo per cui era emersa senza ombra di dubbio la sua responsabilità diretta nell’attività di sfruttamento della prostituzione.
Nel 2015 il tribunale di Ancona condannò l’asiatico a tre anni di reclusione, con l’interdizione dai pubblici uffici, oltre al pagamento di una multa di 3mila euro. Condanna poi confermata anche in appello nel 2017. La sentenza non è stata ulteriormente appellata e pertanto l’ufficio esecuzioni penali della procura marchigiana ha trasmesso ai carabinieri un’ordinanza di carcerazione.
I militari di Casalgrande hanno rintracciato il 50enne nella sua abitazione e gli hanno notificato il provvedimento.
Il cinese deve scontare due anni e 7 mesi di reclusioni, dal momento che 3 mesi li aveva già espiati prima del pronunciamento della sentenza, quando nel dicembre del 2012 era stato arrestato.
Si chiude così, a distanza di 10 anni, l’iter giudiziario avviato con le indagini dei carabinieri della provincia di Ancona.