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Castelnovo Monti: «L’auto di mio figlio depredata da chi ruba i catalizzatori»

Castelnovo Monti: «L’auto di mio figlio depredata da chi ruba i catalizzatori»

La denuncia della mamma di uno studente di Unimore preso di mira due volte «Non ci sono telecamere né controlli nel parcheggio dell’ateneo. Una vergogna»

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Castelnovo Monti. Una nuova forma di furto si sta diffondendo nelle città, e recentemente ne è stato vittima un ragazzo di Castelnovo Monti che studia nella sede modenese dell’Unimore.

Ad essere rubato è un componente delle marmitte delle auto, il catalizzatore, che contiene alcune parti in metalli preziosi (palladio, in particolare) e per questo è oggetto delle attenzioni dei malintenzionati.

Racconta Barbara Benassi: «Sono a segnalare l’ennesimo fatto di criminalità che accade a Modena. Mio figlio frequenta l’università Unimore. Pochi giorni fa aveva lezione in una sede provvisoria, il cinema Raffaello di via Formigina. Quando è andato a prendere l’auto parcheggiata per tornare a casa, ha trovato un amara sorpresa: messa in moto l’automobile, ha sentito un forte rombo provenire dalla marmitta. I ladri avevano segato la marmitta prima e dopo il pezzo del catalizzatore per asportarlo, con tutta probabilità disturbati da qualcuno, hanno lasciato incompiuta l’operazione, causando ugualmente un danno al mezzo. Mio figlio ha dovuto ripararlo provvisoriamente, poi abbiamo portato l’auto dal nostro meccanico di fiducia, che l’ha riparata. Questo ci ha causato, oltre al disguido, delle spese extra: precisiamo che l’auto è vecchia, ha più di 20 anni».

Prosegue Barbara: «Facciamo regolare denuncia alle forze dell’ordine e scopriamo che quasi quotidianamente vengono perpetrati furti del genere in città. Il 28 febbraio ha ripreso le lezioni nella facoltà con sede a Modena, ha parcheggiato in prossimità del dipartimento di Ingegneria Enzo Ferrari, nel piazzale posto in via Barbato Zanoni, e l’operazione dei ladri si è ripetuta: il colpo questa volta è andato a segno. Come cittadini non ci sentiamo tutelati: che nei parcheggi posti in prossimità di un ateneo non vi sia videosorveglianza e che le famiglie non siano sicure per i propri figli in una piccola città come Modena non ha senso. Naturalmente le spese per la sostituzione della marmitta catalitica ora saranno alte e a carico nostro. Se questa società la vogliamo migliore dobbiamo iniziare a trasmettere il senso civico nelle persone e a vigilare. Naturalmente ripresenteremo denuncia contro ignoti perché fare parte di una società civile comporta anche questo: fare la propria parte, anche se ciò comporterà perdere tempo nell’immediato, ma speriamo serva per il futuro. Contiamo che le forze dell’ordine presidino maggiormente la zona e possano trovare gli autori di questi furti».

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