Quattro Castella, è morto Ermanno Grasselli una “colonna” di Montecavolo
Cresciuto “nel” cinema del nonno “Luce” gestito dalla famiglia dal 1948 al 1978 è stato per decenni il titolare del bar in centro. Oggi pomeriggio il rito funebre
QUATTRO CASTELLA. «Quante serate-nottate a ridere e scherzare. Ci aspettava ad ogni ora come fossimo suoi figli, e ai nostri genitori bastava dire: siamo stati da Ermanno». In questo commento – uno dei tanti scritti nelle scorse ore sui social – c’è la “fotografia” di Ermanno Grasselli fatta da uno dei tanti ragazzi di Montecavolo cresciuti tra gli anni Sessanta e gli anni Ottanta. I ragazzi che frequentavano il bar gestito da Ermanno, nato dalla latteria della nonna Adele Marmiroli – per tutti “la Marmiróla” – che a un certo punto si mise a fare qualche gelato e poi installò una macchina per il caffè.
Per i ragazzi cresciuti nei decenni precedenti, Ermanno era invece uno della famiglia del nonno Sante – anzi, “Luce”, come lo chiamavano tutti – che aprì il cinema nel centro della frazione castellese e lo portò avanti con i familiari tra il 1948 e il 1978. Un cinema che, come tante sale in provincia, ma anche in città, dopo decenni di serate affollate subì prima la concorrenza della tv, che man mano offriva sempre più canali, passando anche dal bianconero ai colori, poi l’aumento della disponibilità di veicoli con cui raggiungere altri paesi e altre città. Nonostante la ristrutturazione della sala nel 1976, il cinema un paio di anni dopo venne chiuso.
Ermanno Grasselli è morto martedì alla Casa Madonna dell’Uliveto, a Montericco di Albinea, dopo la lotta contro una malattia contrastata con pazienza fino a pochi giorni fa, quando un improvviso, repentino peggioramento lo ha portato prima al ricovero al Santa Maria Nuova e poi sulle colline albinetane. Avrebbe compiuto 79 anni il 17 aprile prossimo.
Ieri il feretro è stato esposto alla casa funeraria della Croce Verde, a Baragalla, mentre oggi pomeriggio si terrà il funerale: il corteo funebre partirà alle 14 e raggiungerà l’abitazione della famiglia Grasselli, in centro a Montecavolo; dopo una breve sosta, il corteo proseguirà (sempre in auto) per la vicina chiesa del paese. Al termine del rito religioso, il feretro sarà tumulato nel cimitero di Montecavolo.
Ermanno Grasselli lascia la moglie Dorinda, i figli Paolo e Manuela, il fratello Gianni, parenti e numerosi amici, molti dei quali ieri hanno raggiunto la casa funeraria della Croce Verde per attestare la vicinanza ai familiari.
Cresciuto “nel” cinema del nonno “Luce”, dello zio Mario e del padre Giuseppe, Ermanno, classe 1943, ha vissuto l’intera storia della sala cinematografica, arrivando a raccontarne la storia ad Andrea Violi nel gennaio 2007. Una storia che inquadra un’Italia di altri tempi – è il caso di dire – ben diversi da quelli attuali. Attorno al cinema e alla latteria gestita dalla Marmiróla fin da prima della seconda guerra mondiale è cresciuta l’attività di Ermanno, diventato gestore del bar assieme alla moglie Dorinda, con l’aiuto della madre Elide. Accanto al bar c’era la sede del Milan Club. Lo stesso bar era il “covo” dei tifosi rossoneri, ma anche di quelli della Reggiana. Anni in cui l’ex sala cinematografica – poi data in affitto al Comune per iniziative di vario tipo – serviva anche per ritrovarsi a vedere le partite in tv. Anni in cui Ermanno divenne presidente dell’associazione “Cantone Primo” che collaborava con l’allestimento delle feste del paese. Anni in cui si batté per Montecavolo, come quando spinse per portare il mercato dall’area del campo sportivo al centro del paese. Diventata anziana la madre Elide, Ermanno nel1996 cedette la gestione del bar, dedicandosi alle sue grandi passioni, come la collezione di manifesti e locandine cinematografiche che lo hanno portato negli anni a mettere insieme una notevole collezione, ad allestire mostre e a intrattenere rapporti di compravendita con appassionati di tutta Italia. Poi il ballo liscio alle feste di paese e nei locali, frequentati fino al febbraio 2020, quando la pandemia ne ha imposto la chiusura.
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