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SABOTAGGIO

Reggio Emilia, un nuovo oltraggio ai danni del campetto del parco del Noce

Reggio Emilia, un nuovo oltraggio ai danni del campetto del parco del Noce

I teppisti cospargono di escrementi la pista da basket Tre mesi fa si era verificato un episodio analogo

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REGGIO EMILIA. Non c’è pace per il campetto del Noce, in via Fontana alla Baragalla (uno dei più frequentati della nostra città), e soprattutto per i tanti appassionati di basket all’aria aperta e per i bambini che ogni giorno si ritrovano per fare due tiri o a trascorrere qualche ora giocando a palla.

Dopo gli escrementi di gatto (con tanto di sabbietta), gettati sul campo nel gennaio scorso, ieri mattina sulla pista polivalente del parco sono comparse altre cacche, questa volta di cane, gettate in varie parti del campo in spregio ai frequentatori del campetto.

Se da un lato non è semplice attribuire a qualcuno il gesto folle e indecente compiuto nel corso della notte, dall’altro appare quasi scontato che – pur cambiando animale – possa esserci la stessa mano che aveva colpito esattamente tre mesi fa (era la notte tra il 10 e l’11 gennaio). Ed è facile intuire anche il perché di questa sorta di sabotaggio: evidentemente, la presenza di tante persone che, per tutto il giorno, fanno rimbalzare palloni da basket sul campo, giocano e si divertono infastidisce qualcuno che – così facendo – crede di poter scoraggiare i fruitori della pista.

Anche se la presenza di escrementi rende impraticabile il campo, quantomeno per giocare una partita classica cinque contro cinque, anche ieri mattina – facendo la gimkana tra i vari mucchi di escrementi e stando attenti a non andare a rimbalzo nel punto sbagliato – c’è chi si è ritrovato al campetto per giocare.

Non sarà quindi il gesto sconsiderato di qualcuno a fermare i giovani frequentatori di uno dei campi da basket più in voga tra i cestisti: non a caso qui è stato realizzato anche il murales dedicato a Kobe Bryant e alla figlia Gianna, morti nel tragico incidente in elicottero del 26 gennaio 2020. D’estate è frequentato da numerosi giocatori di pallacanestro di diverse categorie e fasce di età, mentre d’inverno è utilizzato soprattutto da ragazzi del quartiere: un luogo di ritrovo e socializzazione, insomma. Chiunque sia il responsabile, ha deturpato un luogo pubblico impedendo ai ragazzi di giocare all’aperto. Senza considerare l’aspetto igienico: anche i bambini che giocano al parco potrebbero venire in contatto con i rifiuti e contrarre malattie.

Ora il problema è quello di pulire il campo al più presto. Nel gennaio scorso erano intervenuti gli operatori di Iren i quali, oltre a rimuovere gli escrementi e a lavare la pavimentazione, avevano anche sanificato la pista.

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