Reggio Emilia, partita del cuore in memoria di Redo. Gli avvocati lo ricordano sul campo
Appuntamento martedì (ore 21 ) ai campi Virtus Libertas di Pieve. Il figlio maggiore Joni potrebbe giocare al posto del padre
REGGIO EMILIA. Non solo la partita di calcio della squadra di avvocati Duralex, prevista per martedì prossimo, verrà disputata, ma sarà una serata interamente dedicata al ricordo di Aineo Redo, il legale trovato senza vita giovedì scorso sotto la galleria della Bnl di via Emilia Santo Stefano.
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A scendere in campo al suo posto potrebbe essere il figlio Joni, 18 anni: tutti i giocatori indosseranno una pettorina con il nome di Redo.
Aineo Redo, 48 anni, stimatissimo avvocato di origine albanese, era approdato in Italia da clandestino su un gommone nel 1996, dopo avere fatto il panettiere (in patria era laureato in fisica). Redo, arrivato a Reggio Emilia, si era quindi rimboccato le maniche e laureato in giurisprudenza mentre lavorava come operaio alla ceramica Rondine. Una storia personale esemplare, di riscatto e di incredibile positività, che “Enea” (così lo chiamavano gli amici) aveva trasfuso nella professione: si era specializzato in diritto dell’immigrazione, diventando un consulente di Città Migrante e impegnandosi nella difesa degli ultimi.
Nonostante l’incredulità di tutti coloro che gli volevano bene, non ci sono dubbi sul fatto che si sia trattato di un gesto volontario: quel giorno l’avvocato è andato nel suo studio di via Malta, ha lasciato un biglietto di addio alla moglie Krolinda Deda e ai due figli di 9 e 18 anni, si è diretto in bicicletta nella galleria con un coltello da cucina e si è tolto la vita.
Gli elementi raccolti dai carabinieri sono univoci; tuttavia la Procura di Reggio non vuole trascurare nessuna pista (nemmeno quella, improbabile, di istigazione al suicidio), perciò il fascicolo del pm Iacopo Berardi resta aperto.
Intanto in queste ore di dolore i colleghi della squadra di calcio Duralex, che hanno condiviso con Redo quattordici anni di trasferte spensierate – compresa la partitella giocata la sera prima del decesso, quando al termine alle 22.45 il 48enne aveva salutato tutti con un «ci vediamo domani» –, hanno rivisto la decisione di fare saltare la prossima partita, programmata per martedì. Secondo il calendario, Duralex affronterà la compagine della polizia penitenziaria di Reggio.
L’incontro si svolgerà, ma con qualche cambiamento: sarà la prima circostanza per tenere viva la memoria di Redo, giusto a ridosso della data del funerale.
«Ci abbiamo riflettuto, poi all’unanimità abbiamo deciso di giocare – spiega l’avvocato Giuseppe Caldarola –. L’appuntamento è per martedì 26 ai campi sportivi della Virtus Libertas, di fianco alla chiesa di Pieve, alle 21. Si svolgeranno due tempi da 35 minuti ciascuno. Si osserverà un minuto di silenzio e ciascuno di noi indosserà una pettorina con sopra scritto “Redo”, il suo numero “11” seguito dalla frase “sempre nel cuore”». I colleghi hanno voluto ringraziare «la comprensione dimostrata dalla polizia penitenziaria, la famiglia che ha capito quanto il calcio fosse importante per lui, infine l’ex ispettore della Squadra Mobile Luciano Sessa, che in quanto gestore del campo lo ha messo a nostra disposizione». Presenzierà il presidente dell’Ordine degli Avvocati di Reggio, Enrico Della Capanna.
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