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Reggio Emilia. Addio alla prof Fabbi

Reggio Emilia. Addio alla prof Fabbi

Scomparsa a 91 anni la storica docente di italiano e latino. «Noi ex studenti ti dobbiamo tanto»

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REGGIO EMILIA. «Siamo certi che lassù ci guarda ancora e ripensa a quegli anni passati sui banchi dello “Spalla”, lei con il suo immancabile grembiule scuro e noi seduti ordinati e come sempre silenziosi. Grazie, grazie professoressa, la ricorderemo sempre e ci mancherà tantissimo». Ha suscitato profonda commozione fra i suoi ex studenti il decesso della professoressa Luisa Corbelli Fabbi, per tanti anni stimata insegnante di italiano e latino del liceo Spallanzani di Reggio Emilia.

L’anziana è morta a 91 anni, lasciando nel dolore la figlia Annamaria, i nipoti e tutti i parenti, che ieri pomeriggio le hanno dato l’ultimo saluto nel rito funerbre partito dalla Casa Funeraria Reverberi di via Terezin e celebrato nella chiesa parrocchiale di Sant’Antonio. A piangere la triste scomparsa anche i suoi ex studenti della quinta B dell’anno scolastico 1968-69, che hanno deciso di ricordarla con un toccante messaggio.

«La notizia della scomparsa della professoressa Fabbi si è rapidamente diffusa sulla nostra chat – fanno sapere i suoi ex studenti – dopo più di 50 anni dal nostro esame di maturità siamo ancora in contatto tramite chat e quando possibile anche con incontri conviviali. Questo triste evento ci ha riportato alla memoria quegli anni felici dei nostri 18 anni in un’epoca così diversa dalla attuale. Ci siamo ricordati delle sue lezioni di italiano e di latino, delle sue interrogazioni, realmente difficili da affrontare, del suo metro di valutazione, severo ma sempre giusto, ma soprattutto di quanto ci ha insegnato in termini di rispetto e di disciplina».

Gli ex studenti dello “Spalla” ricordano che «in classe vi era sempre silenzio quando lei era presente; la prof non doveva mai alzare la voce, non era necessario. Sapeva che noi le dovevamo il rispetto legato al suo ruolo ma anche lei parimenti ci rispettava. È curioso pensare che abbiamo sostenuto l’esame di maturità proprio negli anni, 1968-1969, in cui il mondo attraversava una profonda rivoluzione culturale che avrebbe, purtroppo, portato, anche nel mondo della scuola, ad un profondo cambiamento».

Per chi l’ha avuta come docente, «la prof Fabbi è stata una insegnante severa, come dicevamo; tutti ci ricordiamo le sue interrogazioni e quando si strappava la sufficienza era un grande successo. Ci ha però temprati e ci ha preparato ad affrontare la vita professionale con scrupolo, passione, rispetto per gli altri e soprattutto con grande impegno. E questo ha portato a noi la possibilità di raggiungere grandi successi professionali dei quali la Prof andava molto orgogliosa. Chi di noi ha avuto la fortuna di incontrarla, anche negli anni più recenti, ricorda di quanto fosse contenta dei suoi “ragazzi” e di come si commuovesse per i risultati che abbiamo ottenuto nella vita grazie anche ai suoi insegnamenti».

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