Reggio Emilia. Arriva il procuratore Paci e la guardia giurata gli chiede i documenti
Debutto informale per il siciliano, erede di Mescolini
Reggio Emilia Il nuovo procuratore capo arriva a Reggio per la sua prima visita informale – accompagnato dall’immancabile scorta che lo segue come un’ombra da 23 anni, ovvero da quando nel 1999 è stato nominato componente della Direzione Distrettuale Antimafia – e la solerte guardia giurata all’ingresso gli chiede di mostrare i documenti. Richiesta subito soddisfatta dal dottor Gaetano Calogero Paci, che ha eseguito e non si è minimamente scomposto.
L’episodio curioso è accaduto martedì scorso, quando Paci è giunto in Procura. Il magistrato si è presentato, ma l’addetto alla sicurezza seduto alla guardiola che fa da filtro all’accesso in procura (secondo filtro, il primo è quello del metal detector per tutti coloro che accedono a palazzo di giustizia) con cortesia, ha replicato: «Mi scusi ma io non la conosco, devo chiederle un documento di identità». Una richiesta doverosa e al contempo una curiosità che ha fatto sorridere, nel debutto di una personalità molto attesa a Reggio. Dopo aver esaudito la formalità dell’identificazione il dottor Paci, attualmente in servizio come procuratore aggiunto a Reggio Calabria, è salito nel futuro ufficio al quinto piano.
Una visita di pochi giorni, finalizzata a prendere contatto con la città e con l’ufficio che tra poco guiderà. Per la cerimonia di insediamento ufficiale, che avverrà nel mese di giugno, si attende il decreto di nomina.
Tra i primi incontri informali quello con la presidente del tribunale Cristina Beretti, con la quale Paci è stato visto pranzare in un locale vicino a via Paterlini. Si sono svolti altri incontri, tutti all’insegna della cordialità. La presenza di Paci è stata finalizzata a conoscere le autorità e la realtà territoriale, per iniziare a tessere de visu quella rete di rapporti istituzionali e personali che saranno fondamentali dopo la presa di possesso.
Ricordiamo che Calogero Gaetano Paci, siciliano di 57 anni, è stato nominato procuratore della Repubblica di Reggio Emilia il 4 maggio 2022, quando il plenum del Csm lo ha votato all’unanimità. A Reggio il posto era vacante dal marzo del 2021, dopo il trasferimento turbolento di Marco Mescolini a Firenze per «incompatibilità ambientale».
Il suo nome ha sbaragliato la concorrenza (dieci i candidati) e metterà fine alla quarta reggenza del pm Isabella Chiesi. A Paci spetta il compito, non facile, di guidare una Procura di piccole dimensioni ma bisognosa di serenità e con una mole di lavoro vorticosa tra ’ndrangheta, criminalità economica, reati della pubblica amministrazione, mafie etniche e delitti familiari – nonostante le carenze croniche di personale amministrativo, queste ultime comuni ad ogni angolo della penisola. Il curriculum di Paci – esperto di reati finanziari e di riciclaggio e con uno spiccato profilo di magistrato antimafia, da Palermo al capoluogo calabrese – è stato accolto con favore corale.
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