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Campegine, Artioli ci riprova puntando sulla sicurezza

Daniela Aliu
Campegine, Artioli ci riprova puntando sulla sicurezza

Ecco la lista di candidati che il 12 giugno sfiderà Spanò

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Campegine La lista “Rinascita Campeginese” scende in campo: «Eccoci pronti per una nuova sfida». La campagna elettorale si anima a Campegine, unico Comune reggiano che andrà al voto il 12 giugno prossimo. Il sindaco Germano Artioli ha presentato la sua nuova squadra.

La squadra

Accanto al candidato sindaco ci sono Simona Magnani, 55 anni, avvocato; Cesare Brugnoli, 61 anni, impiegato; Barbara Caggiano, 46 anni, impiegata; Nicole Adorni, 31 anni, mamma a tempo pieno; Cecilia Bonazzi, 54 anni, impiegata comunale; Morena Cocconi, 56 anni, impiegata; Daniele Fontanesi, 59 anni, fotografo; Stefano Lusetti, 48 anni, tecnico commerciale; Daniele Mainolfi, 22 anni, barista e studente; Claudia Pelusi, 29 anni, impiegata; Carlotta Rapacchi, 20 anni, agricoltrice; Diego Simonazzi, 26 anni, impiegato.

La lista

La lista “Rinascita campeginese” sfiderà la lista “Insieme per Campegine”, che nei giorni scorsi ha presentato i nomi dei candidati consiglieri a fianco del candidato sindaco Alessandro Spanò.

«Qualcuno ha scelto altre strade di vita e lo ringraziamo per il contributo e l’aiuto che ci ha dato – commenta la lista di Artioli – altri hanno raccolto con noi la bandiera di Rinascita campeginese, e li accogliamo con orgoglio ed entusiasmo. Quelle che cinque anni fa erano speranze di cambiamento, le abbiamo tradotte in azioni di governo. Gran parte del nostro programma che avevamo proposto, lo abbiamo realizzato (leggere per credere) e lo stiamo realizzando. Poi l’esperienza quotidiana ci ha posto davanti nuovi orizzonti che abbiamo iniziato ad affrontare per rendere il paese sempre migliore. Grazie ai nostri concittadini, che con consigli, critiche e anche polemiche ci hanno costantemente stimolato a migliorare, perché è così che si costruisce il futuro».

Nella nuova lista di Artioli in questa tornata elettorale c’è un mix di « competenza e novità, figure vecchie e nuove impiegate in diversi ruoli e ben introdotti nella vita del paese».

Il ribaltone

Germano Artioli, classe 1957, avvocato, ex segretario reggiano del Psi, si ricandida alla carica di sindaco dopo essere stato eletto nel 2017 con il 51,2% dei voti. In quella occasione “Rinascita campeginese” riuscì a strappare al Pd un Comune che dal dopoguerra era sempre stato guidato dal Pci e dalle varie evoluzioni, fino al Pd. Artioli è stato tra i sostenitori del “No” nel referendum sulla fusione con Sant'Ilario e Gattatico (vinto con il 75% dei voti). In occasione del voto amministrativo del 12 giugno “Rinascita campeginese” punta a sconfiggere nuovamente la lista legata al Pd, “Insieme per Campegine”. I temi su cui “Rinascita” punta anche in questa campagna elettorale sono quelli già annunciati cinque anni fa, come sicurezza, ambiente, servizi, scuola e sanità, senza dimenticare le questioni che la pandemia ha aperto in questi ultimi due anni.

La polizia locale

Di sicuro Artioli, che è anche vicepresidente dell’Unione Val d’Enza con delega alla polizia locale, punterà ancora sull’idea di portare gli agenti nei singoli Comuni, come ha cercato di fare in questi anni. Durante il suo primo mandato a Campegine è stato riaperto l'ufficio della polizia locale, chiuso dalla precedente amministrazione. Sempre all’interno dell'Unione, Artioli più volte ha proposto la divisione della polizia locale in tre sub-ambiti: area Sud (San Polo, Canossa e Montecchio); area centrale (Cavriago e Bibbiano); area Nord (Campegine, Gattatico e Sant’Ilario), dettagliando il progetto durante il convegno “Val d’Enza controllata”, senza dimenticare uno dei temi su cui Artioli punta fin dalla prima campagna elettorale: quello di aprire una sede della polizia o una caserma dei carabinieri a Campegine.

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