Correggio, scuola da abbattere e rifare
Al Comune 1,7 milioni dal Pnrr per le elementari Don Borghi di Canolo Ilenia Malavasi: «Lavori assegnati entro settembre 2023 e conclusi entro marzo 2026»
CORREGGIO. Un milione e 676.700 euro per demolire e ricostruire completamente le scuole elementari “Don Pasquino Borghi” di Canolo di Correggio. È il finanziamento che il Comune si è aggiudicato vincendo il bando “Scuole nuove” del Pnrr, promosso dal ministero dell’Istruzione che ha l’intento di svecchiare i vetusti edifici scolastici con ricostruzione in loco di nuovi plessi mediante “sostituzione edilizia”.
Al posto della struttura tutt’ora in uso, risalente agli anni Quaranta, verrà quindi costruito un edificio che permetterà la riduzione del consumo di energia al 50 percento. La nuova scuola sarà innovativa, sostenibile, sicura e inclusiva; avrà in dotazione moderni presidi didattici e sarà circondata da un’area verde.
In tutta Italia sono 195 gli edifici scolastici che verranno ricostruiti dopo la demolizione di quelli vecchi, a fronte di un costo complessivo di 800 milioni. In regione sono 21 i progetti usciti vincitori dal bando, di cui sei in provincia di Reggio Emilia.
Quello di Canolo ha ottenuto il punteggio e il finanziamento più alto, in ambito provinciale, quindi è stato valutato come il più importante dalla commissione ministeriale che ha esaminato le richieste ricevute.
«Investire nella scuola frazionale di Canolo – commenta la sindaca Ilenia Malavasi – significa sostenere i territori periferici del Comune, avvicinare i servizi alle famiglie e ai loro bisogni, in linea con quanto fatto in passato. Relativamente alle tempistiche – prosegue Ilenia Malavasi – la fase di progettazione verrà fatta da un’équipe nazionale selezionata dal ministero dell’Istruzione. Poi entrerà in gioco l’amministrazione comunale: il bando stabilisce che l’assegnazione dei lavori andrà fatta entro settembre 2023, mentre i lavori andranno conclusi entro marzo 2026. Più in generale, abbiamo partecipato a tutti i bandi a disposizione riguardanti le scuole comunali di ogni livello (nido, infanzia e primarie), per migliorarne le strutture extracurricolari, come mense e palestre, attraverso un programma di manutenzioni straordinarie. Siamo in attesa di sapere quali saranno gli esiti, con la speranza di poter essere destinatari di altri finanziamenti», conclude la sindaca.
Con un altro bando, relativo alla rigenerazione urbana, di recente la Regione ha invece finanziato gli interventi su biblioteche, luoghi per i giovani e centri per anziani, aree polivalenti e sportive, attività culturali, sociali e assistenziali, oltre che strutture turistiche. Da Rimini a Piacenza, sono 80 gli interventi di rigenerazione urbana proposti dai Comuni con meno di 60mila abitanti e finanziati dalla Regione con 47 milioni di euro. In provincia di Reggio Emilia gli interventi selezionati sono 14, per i quali stanziati 9,9 milioni di euro.l