Gnoccata record a Guastalla: in 2 giorni 50mila partecipanti
L'evento più amato mancava da 5 anni. Cucinati 15 quintali di gnocchi, oltre 800 i figuranti
Guastalla Non c’è ancora un bilancio ufficiale, ma quella del 2022 sarà ricordata come una “Gnoccata” da record.
Gli organizzatori calcolano, a giudicare dalla folla che ha riempito durante i due cortei via Garibaldi e via Gonzaga, oltre a piazza Mazzini dove era stato allestito il palco e venivano distribuiti gli gnocchi, che per tutta la giornata di ieri, a Guastalla, ci fossero 50mila persone. Esauriti, in due giorni 15 quintali di gnocchi cucinati dai volontari del Gruppo Tagliata.
È stata una grande festa, magistralmente organizzata dalla Pro Loco capitana da Luciano Cavandoli, probabilmente alla sua ultima edizione, e che alla fine si è dichiarato «estremamente soddisfatto, ma sfinito».
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Due i cortei alle 10.30 e alle 17.30 con ottocento figuranti e con ali di folla e gente assiepata sui marciapiedi munita di smartphone a fotografare e riprendere in video comparse e carri. Tanti gli applausi a scena aperta. Ad aprire i cortei sono state le auto d’epoca con un’elaborata Fiat 500 e nel finale la simpatica “Topolino”. A seguire, a cavallo, Fiorello Tagliavini ha attirato l’attenzione con il suo «Udite, udite» e la lettura del proclama della “Gnoccata”.
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Il primo spettacolo è stato offerto dai musici e dagli sbandieratori dell’associazione “Maestà della Battaglia” di Quattro Castella che hanno incantato il pubblico con coreografie composte da movimenti dei drappi e lanci tra gli sbandieratori.
È stata poi la volta della sfilata di religiosi tra cardinale, vescovo e papa. C’era il “Circolo Torre” di Luzzara con una filosofa che offriva ai visitatori “perle di saggezza”.
È stata poi la volta del “Coro civico Città di Guastalla” seguito da altre comparse come i tamburini di Guastalla, i pescatori. Finalmente, dal fondo di via Gonzaga è spuntato il prima carro: la “Colonia elioterapica”, seguito da quello dei “Fratelli Lusuardi di Lusuardi Giuseppe & C.” Alla “Gnoccata” era presente anche una banda della Val di Fassa arrivata dal Trentino seguita dalle ortolane, il gruppo di manifestanti col cartello “Voto alle donne”.
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Su un mezzo dei vigili del fuoco d’epoca è poi arrivata la sindaca Camilla Verona e su un altro mezzo il vicesindaco Matteo Artoni e gli assessori Gloria Negri e Luca Fornasari. Cantavano e ballavano anche le zingarelle il gruppo di musici con strumenti antichi.
Ma il carro che ha destato grande curiosità e stupore è stato quello del treno che sbuffava fumo e che trainava un carro di mondine che lanciavano riso. Brave e belle le ragazze in azzurro che suonavano e che precedevano il carro “Stradalonga” (Bordello). Sempre colorati e chiassosi i “Lanceri” perenni antagonisti dei “soldati” già abbastanza “allegri”, ma che chiedevano alla gente al balcone, bottiglie di vino. C’era anche il carro del “Mulino”, “L’Osteria”. Tra le dame di corte l’assessore Chiara Lanzoni. Il corteo si è avviato alla fine con l’allegra banda di percussioni “BandaO” con ritmi samba e afro-brasiliani. Infine il Carro del Re dove poco prima era salita la sindaca di Guastalla Camilla Verona che ha consegnato le chiavi della città a Re Serpo XV impersonato da Giacomo “Ciccio” Valenti.
Il clou dei due cortei si è avuto in piazza Mazzini, quando Re Serpo, è salito sul palco su due ali di “Lanceri”.
«Abbiamo atteso cinque anni – ha detto infine “Ciccio” Valenti rivolgendosi al numeroso pubblico – Faremo un’altra gnoccata a Natale poi a giugno e ritorniamo domenica prossimo. No, non è vero. Ci vuole tanto tempo. C’è una macchina incredibile dietro. Complimenti a tutti. Viva la Gnoccata, viva Guastalla». l
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