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Prosciutti, carne e formaggi: Reggio nel mirino del Nas

Ambra Prati
Prosciutti, carne e formaggi: Reggio nel mirino del Nas

Nei primi quattro mesi dell’anno 1.200 verifiche in Emilia

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Reggio Emilia Carne avariata, prosciutti e formaggi non tracciabili, il “blocco” di 160 pecore e capre. Questo il bilancio dei primi quattro mesi dell’anno dei carabinieri del Nas (Nucleo antisofisticazione e sanità), che hanno eseguito 1.200 verifiche nelle province di Piacenza, Parma, Modena e Reggio. Sul fronte della sicurezza alimentare ispezionate 267 strutture: 85 di queste (pari al 32%) sono risultate carenti dal punto di vista igienico-sanitario, con multe per oltre 100mila euro.

Nonostante la centralità della produzione agroalimentare, pare che il Reggiano si sia distinto in negativo sull’aspetto della tracciabilità dei prodotti

A Reggio Emilia i carabinieri del Nas insieme all’Ausl hanno ispezionato un deposito alimentare all’ingrosso, dove sono stati sequestrati 776 chili di salumi e prosciutti crudi (valore 10mila euro) perché in parte privi del bollo “Ce” ed in parte privi delle indicazioni obbligatorie sulla rintracciabilità. Al legale rappresentante multe da 4mila euro.

Sempre in città, in un negozio di alimentari, i carabinieri hanno sequestrato 235 chili di carne in cattivo stato di conservazione: carne fresca e preparazioni a base di carne e latte bovino, del valore di 2mila euro, erano sia nelle celle tra sporco, ruggine e scrostature, sia sul banco vendita a diretto contatto con verdure deteriorate. Il titolare è stato denunciato per violazioni alla disciplina igienica della produzione e vendita degli alimentari.

In un caseificio in provincia sono state sequestrate tre forme di formaggio duro del peso di 120 chili poiché prive di sistema di rintracciabilità, più una sanzione di 1.500 euro. In un allevamento di capre e pecore gli animali non erano ben identificati: si è proceduto al fermo ufficiale dell’allevamento di 160 capi, più una multa di 3mila euro.

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