Reggio Emilia. Un detenuto trans aggredisce infermiere e ferisce agente
Il sindacato Sappe: «Chiudiamo la sezione»
Reggio Emilia Ancora un’aggressione nel carcere di Reggio Emilia, dove un detenuto trans ha feerito un agente di polizia penitenziaria.
Lo rende noto il Sappe, il sindacato autonomo della polizia penitenziaria, riferendo che nella tarda mattinata di ieri un detenuto di origine brasiliana, trentenne e ristretto nel reparto destinato ai trans, ha aggredito verbalmente l’infermiere perché pretendeva che gli desse un farmaco che non doveva prendere; subito dopo il detenuto ha sferrato un pugno in testa a un giovane agente della polizia penitenziaria che ha dovuto fare ricorso alle cure ospedaliere. Solo grazie all’immediato intervento di altri agenti la situazione non è degenerata ulteriormente.
I sindacati rivolgono un appello sulla sezione trans, istituita nel 2018. «Ci riferiscono i colleghi di Reggio che i detenuti trans sono nove e ristretti in una sezione (Orione) che non ha spazi adeguati per garantire i trattamenti, per cui sarebbe opportuno destinarli ad altra struttura – affermano Giovanni Battista Durante, segretario generale aggiunto del Sappe e Michele Malorni, segretario provinciale – La chiusura della sezione ridurrebbe le diverse tipologie di detenuti presenti nell’istituto di via Settembrini. Ricordiamo che negli ultimi cinque giorni, a causa di aggressioni e intossicazioni da incendi dolosi, otto appartenenti alla polizia penitenziaria sono assenti dal servizio per danni fisici».
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