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Reggio Emilia. Tangenziale di Fogliano, il sindaco: «Primo stralcio entro fine anno»

Luciano Salsi
Reggio Emilia. Tangenziale di Fogliano, il sindaco: «Primo stralcio entro fine anno»

Il comitato: «Ci crediamo, se la scadenza slitterà niente fondi regionali»

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Reggio Emilia È impegnativa la promessa fatta martedì sera dal sindaco Luca Vecchi a un centinaio di cittadini di Fogliano riuniti nel centro sociale della frazione, in via Pierluigi Nervi: «Il progetto esecutivo del primo stralcio della tangenziale sarà redatto nella prima metà di luglio. Quindi verrà indetta la gara ed entro la fine dell’anno l’appalto sarà aggiudicato, in modo che i lavori abbiano inizio nel 2023».

L’opera, finalizzata a deviare dall’abitato della frazione buona parte dell’intenso traffico, è reclamata da vent’anni dai residenti organizzati in un comitato, che nel 2010 aveva raccolto 500 firme per sollecitarne l’attuazione ed ora confida che la lunga attesa stia per finire.

«Siamo soddisfatti – riferisce Mariacristina Bigi, presidente del comitato – e fiduciosi che queste scadenze saranno rispettate. Infatti il finanziamento regionale di cinque milioni, che si aggiungerà ai cinque dovuti dal Comune, sarà erogato a condizione che l’aggiudicazione del primo stralcio avvenga entro il 2022».

La tangenziale è una variante alla provinciale 467. Perciò all’assemblea sono intervenuti, oltre al sindaco e al dirigente comunale Paolo Gandolfi, capo area del settore Infrastrutture, anche l’ingegnere Valerio Bussei e l’architetto Francesca Guatteri, i tecnici della Provincia alla quale competono la progettazione e l’appalto dell’opera.

Le parole di Vecchi sono state accolte con favore dai presenti nonostante l’incertezza sul tempo occorrente per portare a termine la nuova strada, che misurerà in tutto 3,2 chilometri, si diramerà dalla provinciale al confine con Bosco, correrà ad oriente della frazione lungo la ferrovia Reggio-Sassuolo e sboccherà su via Piacentini. La spesa prevista è di 13,7 milioni. I dieci preventivati inizialmente bastano – salvo imprevisti aggravi – solamente per il primo stralcio di 2,4 chilometri, che finirà su via Anna Frank. Se il secondo stralcio di ottocento metri dovesse ritardare, il traffico si incanalerebbe per molto tempo su questa strada piuttosto stretta, imbottigliandosi poi sull’angusta rotatoria di Due Maestà. «È un’eventualità – obietta Mariacristina Bigi – che vogliamo scongiurare. Il sindaco ha assicurato che in contemporanea con l’avvio dei lavori il Comune cercherà di ottenere i 3,7 milioni necessari per il secondo stralcio e che eventualmente si ritarderà l’apertura del primo tratto per farla coincidere con il completamento del secondo. Nell’assemblea l’unica contestazione è stata espressa su questo punto. È importante che i lavori procedano speditamente per evitare ulteriori intasamenti della rotonda di Due Maestà, dove anche la scorsa domenica si è verificato un incidente. Un’abitante di via Frank, inoltre, ha chiesto l’installazione di barriere antirumore».

Il Comune ipotizza anche una soluzione che si stima capace di aumentare dal 56% al 70% il volume del traffico allontanato da Fogliano e Due Maestà: la realizzazione di una bretellina che dalla variante si innesterebbe sulla vecchia provinciale all’incrocio con via Casello Veneri, in modo da dirottare molti veicoli su questa strada che conduce a Canali e alla città.

L’ottimismo degli enti locali sul rispetto dei tempi e dei preventivi di spesa è messo in dubbio dalla minaccia che da alcuni mesi incombe su tutti i cantieri pubblici e non: il rincaro vertiginoso delle materie prime e dell’energia, che fa innalzare i costi effettivi annullando i margini di guadagno delle imprese fino ad arrestarne l’attività. «Il sindaco – spiega Mariacristina Bigi – ha però detto di confidare nel decreto che dovrebbe tutelare le ditte con un fondo ministeriale».

Non sono mancate, sui social, le rimostranze di qualche abitante di Rivalta deluso per il ritardo nella realizzazione della locale bretella, che era stata approvata un anno prima ed è agognata anch’essa allo scopo di diminuire la circolazione veicolare e l’inquinamento. «Quella frazione – eccepisce Mariacristina Bigi – può contare solo sui fondi comunali, mentre noi abbiamo la fortuna di godere di un finanziamento regionale per la cui erogazione occorre che i lavori siano affidati entro quest’anno».

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