Guastalla, dopo anni di violenza in famiglia ha portato via due figli: arrestato
L’uomo era fuggito in Marocco con i piccoli, poi era rientrato
Guastalla Martedì i carabinieri di Poviglio, su provvedimento del Tribunale di Reggio Emilia, al termine di un lungo percorso giudiziario hanno arrestato un uomo di 33 anni accusato di violenza in famiglia e sottrazione di minori: deve scontare ulteriori due anni e 7 mesi di reclusione.
La vicenda, iniziata alla fine del 2017, si è protratta per anni: il responsabile, dopo essere stato denunciato dalla polizia locale della Bassa reggiana, era scappato in Marocco con due figli piccoli, per evitare di essere arrestato in via cautelare. A suo carico infatti il gip del tribunale di Reggio aveva già disposto l’esecuzione della misura dell’obbligo di dimora in un paese della Bassa.
A denunciare i suoi comportamenti violenti in prima battuta erano stati due dei suoi quattro figli – i più grandi, di 11 e 14 anni – che si erano confidati con le insegnanti. Successivamente, anche la madre aveva confermato quanto denunciato dai minori agli agenti della polizia locale della Bassa reggiana che, in accordo con i servizi sociali, avevano fatto scattare immediatamente le indagini e collocato i minori in una struttura protetta, consentendo loro di proseguire gli studi. Nei confronti del genitore, il gip aveva emesso un primo provvedimento che prevedeva il divieto di avvicinamento e di comunicazione con i figli. Secondo quanto accertato dalla polizia locale, lo straniero aveva più volte violato le prescrizioni imposte dal giudice, cercando di contattare i figli al fine di condizionare le loro dichiarazioni.
Per questo, su richiesta della polizia locale, il gip aveva determinato un aggravamento della misura cautelare, prevedendo per l’indagato l’obbligo di dimora. Obbligo a cui il soggetto si era sottratto fuggendo in Marocco con i due figli più piccoli, di 2 e 6 anni, che aveva sottratto alla loro madre.
Su iniziativa della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Emilia, era stata attivata, attraverso l’Interpool, una procedura per il rintraccio e il rientro in Italia dei due minori.
L’uomo era riuscito, però, ad eludere tutti i controlli effettuati in Marocco. Fino a quando non ha deciso di rischiare ed è rientrato in Italia e nel Reggiano. Senza fare i conti con i varchi di videosorveglianza installati nel territorio della Bassa reggiana. La polizia locale, infatti, aveva inserito da tempo nella black-list le targhe dei veicoli utilizzati dall’uomo e, quando questi è tornato nella Bassa, nel novembre 2019, è partita la segnalazione.
Gli agenti, monitorando gli spostamenti lo hanno individuato e fermato notificandogli i provvedimenti di rintraccio per i figli minori e quello dell’obbligo di dimora che lo riguardava.
Terminate le procedure, l’uomo era stato accompagnato nel Comune individuato dal gip come luogo di dimora, mentre i due minori hanno potuto riabbracciare la mamma e gli altri due fratelli. L’ultimo atto ora con l’arresto. l
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